il mostro della gelosia

Prof uccisa a Roma, il compagno: voleva lasciarmi, ho visto un sms dell'ex

Francesco Carrieri ha confessato di aver controllato il cellulare di Michela Di Pompeo e di averla uccisa per gelosia

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"Ho visto un messaggio di un suo ex sul cellulare e ho perso la testa". È questo il motivo che ha spinto Francesco Carrieri, dirigente 55enne  della Banca Popolare, a uccidere nel sonno con un peso da palestra la sua compagna Michela Di Pompeo, professoressa di 47 anni, in un'abitazione di vicolo del Babuino, a Roma. L'uomo, dopo aver confessato al pm di aver agito per gelosia, ha raccontato di aver sofferto recentemente di depressione e di aver tentato il suicidio.

"Ero cambiato", ha confessato Carrieri interrogato dal pm. "Di notte spiavo il suo cellulare, poi ho visto il messaggio del suo ex e ho perso la testa. L'ho svegliata, le ho chiesto conto. Lei ha detto che non era nulla di importante, poi si è arrabbiata per la violazione della sua privacy". È in quel momento che sarebbe scattata la follia omicida dell'uomo: Michela, infatti, aveva minacciato di lasciarlo.

Tra i due pare che le cose non andassero bene già da tempo. Alcuni vicini hanno raccontato ai carabinieri di aver sentito forti urla la sera dell'omicidio. Non è ancora chiara la dinamica e l'orario in cui la donna è stata colpita mortalmente: si sta cercando di capire se l'uomo sia rimasto del tempo a vegliare il corpo prima di andare dai carabinieri. Nei prossimi giorni verrà effettuata l'autopsia sul corpo della vittima e solo allora si stabilirà con certezza con quanti colpi è stata uccisa.