Il pecorino è uno dei sapori più tipici dell’Italia centrale: per questo Nepi, in provincia di Viterbo, dedica due giorni a questo prodotto dal sapore intenso e caratteristico, ingrediente principe di tante preparazioni prelibate. La Sagra del Pecorino Romano Dop allieta i palati nel prossimo fine settimana (6-7 maggio), raggiungendo la 15esima edizione.
Il pecorino è un prodotto dalle origini antiche almeno quanto la cittadina che lo produce e lo celebra da tempo immemorabile. Nepi, che sorge tra torrenti e fonti di acque minerali e solforose – “nepa” in etrusco significa appunto acqua. Il delizioso formaggio è proposto in abbinamento alle fave e ai migliori prodotti tipici del territorio come la scapicollata, una particolare pancetta stagionata e insaporita con aromi naturali, o il salame cotto, un’altra rarità gustosa e ricercata inventata agli inizi del 900’ da un norcino locale. Da scoprire anche la pizza con cipolla nepesina, piatta e non tonda – Nepi è conosciuta anche come “la città dei cipollari” – e una ricca selezione di varietà di miele, confetture, vini e olio.
Furono gli Antichi Romani i primi a lavorare il latte di pecora e a creare un formaggio che successivamente sarebbe diventato il Pecorino Romano Dop, dal sapore dolce e aromatico oppure piccante e deciso a seconda della stagionatura, ideale per essere grattugiato o servito direttamente in tavola in moltissime ricette.
Per un intero fine settimana, intorno a questa delizia della gastronomia laziale si riuniscono tutte le eccellenze della Tuscia Viterbese, con i migliori prodotti della tavola, ma anche dell’artigianato, del folclore e della musica. Da non perdere le bontà che partecipano al concorso di dolcezze a base di ricotta romana in programma sabato, con degustazione a offerta dei prodotti in gara il cui ricavato sarà devoluto alla Croce Rossa Italiana – Comitato Locale di Nepi; nella giornata di domenica poi, ci sono i laboratori didattici “L’Arte del Salame Cotto” e “Il Pecorino Romano, dalla Pecora alla Tavola”; e ancora, sempre domenica, la terza edizione del “Traditional Chef”, la gara gastronomica di piatti a base dei prodotti tipici della Tuscia riservata a cuochi non professionisti, e “Aperi…imparando”, l’aperitivo con l’agronomo che propone degustazioni e spiegazioni dei processi produttivi dei prodotti a chilometro zero delle campagne nepesine.
I bambini trovano divertimenti e giochi nello spettacolo di magia con il “trucca bambini”, o negli interventi di musica dal vivo, con la banda di Enrico Gai, e negli spettacoli itineranti per le vie del centro. Per tutti la sagra è l’occasione di scoprire le bellezze di Nepi, tra cui l’acquedotto Settecentesco, il Duomo e la piazza comunale con l’omonimo palazzo progettato da Antonio da Sangallo il Giovane ed abbellita da una fontana del Bernini, oppure approfittando di un tour guidato per il borgo e alla cascata di Cavatera, o in una passeggiata fino alle caratteristiche forre, le spettacolari gole scavate dall’erosione, o ancora alla Rocca dei Borgia, dove soggiornò Lucrezia.