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Torino, resta in carcere l'ex marito stalker di Elena Farina

L'ex moglie tira un sospiro di sollievo: "Avevo paura che uscisse e venisse a cercarmi". Il legale ha già annunciato che farà ricorso. L'uomo ha fatto arrivare alla donna una lettera in cui chiede perdono

tgcom24

Resta in carcere Luigi Garofalo, l'uomo di 46 anni accusato di atti persecutori contro l'ex moglie, Elena Farina. A deciderlo il giudice dopo l'udienza di convalida del fermo svoltasi nel carcere di Torino. "Avevo paura che uscisse e venisse a cercarmi", tira un sospiro di sollievo l'ex moglie che, in una serie di dichiarazioni agli organi di informazione, aveva chiesto che l'uomo fosse trattenuto in cella. Il legale dell'uomo ha annunciato ricorso.

" Faremo appello al Tribunale per le libertà - dice il legale dell'uomo, l'avvocato Fabrizio Bonfante -. Quando il mio cliente è uscito dalla prigione, mercoledì scorso, qualcuno ha avvisato l'ex moglie, che si è subito diretta al bar di Barriera di Milano. Se sei perseguitata da una persona cerchi di evitarla, non il contrario. E poi l'unica testimone presente alla presunta aggressione di mercoledì dice che non ci sono state minacce".

La lettera - Una lettera per dirsi pentito e assicurare che non intende fare del male a nessuno. E' quanto ha scritto all'ex moglie, Elena Farina, Luigi Garofalo, l'uomo accusato di atti persecutori nei confronti della donna di cui è stato convalidato l'arresto e la custodia cautelare in carcere. "Me l'ha fatta avere tramite un ragazzo che usciva dal carcere. Mi ha scritto che è pentito, che non vuole farmi del male, che gli dispiace", dice la donna, che alla vigilia dell'udienza di convalida dell'arresto ha chiesto pubblicamente che l'uomo fosse trattenuto in cella. "Io non gli credo - aggiunge la donna -. Gli ho creduto troppe volte. Non gli auguro il male, ma il mio aiuto non lo avrà mai".

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