Pd, Emiliano a Tgcom24: "Torniamo a pensare ai più deboli, Renzi combatte per mantenere il suo potere"
Il governatore della Puglia e candidato alla segreteria dem: "Servono una svolta e una nuova legge elettorale che renda governabile l'Italia"
"Matteo Renzi sta combattendo per mantenere il potere suo e dei suoi amici e questo evidentemente crea sfiducia nel popolo italiano nei confronti del Pd". E' quanto ha dichiarato a Tgcom24 Michele Emiliano, candidato alla segreteria dem. "Vogliamo costruire un partito più aperto, non possiamo lasciare a Salvini il compito di parlare ai disoccupati, ai pensionati e a chi ha paura per la propria sicurezza", ha aggiunto il governatore della Puglia.
"Cittadini al centro del programma del Pd" - "Il mio rapporto con la destra non ha mai registrato alcun conflitto. Con il M5s sia noi che la destra abbiamo molto a che vedere: i nostri elettori delusi sono andati da loro. I 5 Stelle invitano i cittadini a votare e a impegnarsi. E questo l'abbiamo previsto anche noi: la partecipazione dei cittadini è al centro del nostro programma".
"Serve una nuova legge elettorale" - "Bisogna fare nuova legge elettorale che renda governabile l'Italia", ha proseguito Emiliano. "Renzi ha perso anche questa sfida. Se non si interviene subito rischiamo un governo di salute pubblica, non si può governare con alleanze innaturali".
"La sconfitta al referendum è stata epocale" - Il candidato alla segreteria del Pd ha poi parlato dell'esito del referendum costituzionale del 4 dicembre: "E' stata una sconfitta epocale ed è per questo che siamo indietro nei sondaggi. Il 4 dicembre abbiamo commesso un errore fatale e abbiamo in qualche modo rimesso al mondo una destra provata da dissapori interni. La nostra missione è quindi quella di restituire al Pd il suo ruolo nell'ambito della grande sinistra europea".
“Sono per la revisione dell’articolo 18” - In tema di lavoro Emiliano ha le iedde chiare: "Io e Orlando siamo per la revisione dell’articolo 18, per il reintegro di chi è stato licenziato ingiustamente. E’ evidente che il Jobs Act ha smesso di funzionare positivamente quando sono venuti meno gli sgravi fiscali, quindi non ha funzionato il jobs act, ma gli sgravi”. Il candidato alla segreteria del Pd aggiunge anche che: “Questi sacrifici dei diritti dei lavoratori non hanno avuto un bell'impatto sull'economia, anzi i dati del nostro paese sono i peggiori d’Europa. Avevamo il petrolio a prezzi bassi, il Quantitative Easing della Bce e non siamo riusciti a rilanciare l’economia. Il governo avrebbe dovuto dimettersi e invece Renzi va avanti senza avere una ricetta diversa rispetto a quella che ha già messo in atto".
“Abbiamo sprecato la flessibilità che ci aveva concesso l’Europa” - Poi Emiliano parla anche del raporto tra il nostro paese e l'Europa: "L’Italia ha perso un’occasione grandissima perché la flessibilità che ci era stata concessa dall’Ue, l’abbiamo utilizzata per favorire la vittoria di Renzi al referendum e ora abbiamo un buco di bilancio che abbiamo dovuto riparare con una manovra da 3,5 miliardi". E conclude: "Non siamo rispettati in Europa perché non abbiamo raggiunto nemmeno uno degli obiettivi che ci avevano chiesto. Non mantenere la parola in Europa significa non essere credibili”.
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