E' morto a 73 anni il regista Jonathan Demme. Aveva diretto "Il silenzio degli Innocenti", con cui ha conquistato l'Oscar, "Philadelphia", "The Manchurian Candidate". Malato da tempo, secondo una fonte vicina alla famiglia, si sarebbe spento a causa di complicazioni di un tumore all'esofago e dei suoi problemi cardiaci. Lo aveva contratto nel 2010 e dopo averlo combattuto, il cancro era tornato nel 2015. Le sue condizioni erano peggiorate nelle ultime settimane.
Il suo nome sarà legato per sempre a "Il Silenzio degli innocenti", che nel 1991 riuscì a vincere i cinque premi Oscar più importanti (film, regia, attore protagonista, attrice protagonista e sceneggiatura), record che era appannaggio solo di "Accadde una notte" e "Qualcuno volò sul nido del cuculo".
Nella sua lunga e versatile carriera ha lavorato a film che spaziavano dalla commedia ("Una volta ho incontrato un miliardario", "Una vedova allegra... ma non troppo", "Qualcosa di travolgente") al dramma ("Swing Shift", "Philadelphia", "Rachel sta per sposarsi") all’action/thriller ("The Manchurian Candidate"). Il suo ultimo lungometraggio uscito al cinema è datato 2015, la commedia "Dove Eravamo Rimasti" con Meryl Streep. Nello stesso anno è stato presidente della giuria Orizzonti a Venezia. E' stato autore di due documentari intensi come "The Agronomist" e "Jimmy Carter Man from Plains".
Grande appassionato di musica ha lavorato a importanti documentari musicali, da "Stop Making Sense" sui Talking Heads, a tre lavori su Neil Young, fino al più recente su Enzo Avitabile.