25 Aprile, Mattarella spegne le polemiche sulla Brigata Ebraica: "Sono nostri fratelli"
Il Capo dello Stato ha deposto una corona d'alloro sull'Altare della patria. A Roma due distinti cortei, uno degli ebrei che parteciparono alla Resistenza e l'altro dell'Anpi. A Milano fischi e contestazioni
Si celebra tra le polemiche il 72esimo anniversario della Liberazione: a Roma si tengono due distinti cortei, uno dell'Anpi e l'altro della Brigata ebraica, contraria alla presenza delle organizzazioni palestinesi. Mattarella prima a Roma all'Altare della patria, poi a Carpi, dove ha ricordato che la Brigata Ebraica versò il sangue per la libertà degli italiani dal nazi-fascismo. "Sono nostri fratelli", ha detto il Capo dello Stato.
La Comunità ebraica ha puntato il dito sulla presenza dei movimenti pro Palestina al corteo Anpi, mentre l'associazione partigiani sottolinea di "avere fatto di tutto per includere e ricucire il fronte antifascista".
Mattarella e Pinotti all'altare della Patria - Il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha reso omaggio al Monumento del Milite Ignoto all'Altare della Patria. Il Capo dello Stato, accompagnato dal ministro della Difesa, Roberta Pinotti, dal Capo di Stato Maggiore della Difesa, Claudio Graziano, ha passato in rassegna il reparto d'onore schierato con Bandiera e banda. Ha quindi deposto una corona d'alloro sulla Tomba del Milite Ignoto. Presenti il presidente del Senato, Pietro Grasso, il vice presidente della Camera, Roberto Giachetti, il presidente del Consiglio dei Ministri, Paolo Gentiloni, il presidente della Corte Costituzionale, Paolo Grossi.
Milano, antagonisti fischiano la Brigata Ebraica - Fischi da parte degli antagonisti all'indirizzo sia della Brigata Ebraica sia del Pd al corteo del 25 Aprile in corso a Milano. La Brigata Ebraica è stata contestata da un gruppo di ragazzi dei centri sociali che sventolavano bandiere della Palestina. La contestazione, verbale, è durata pochi minuti ed è avvenuta tra corso Venezia e piazza San Babila, in avvio del corteo. Le stesse persone hanno anche contestato il Pd urlando "traditori".
Di Maio: "I partiti celebrano la libertà ma stoppano il voto" - "È la fiera istituzionale dell'ipocrisia. Celebrano la libertà ma ci impediscono di andare a votare". Lo scrive Luigi Di Maio (M5s) su un post su Fb dedicato al 25 aprile. "Oggi festeggiamo in cuor nostro coloro che ebbero il coraggio di liberarci dai fascisti e dai nazisti. Ma tiriamo fuori anche noi il coraggio di dire sempre la verità, di esprimere il nostro pensiero, di lottare - conclude il vicepresidente della Camera - anche a rischio di essere impopolari o di essere attaccati".
Il Pd replica a Di Maio - "Di Maio fa parte di un movimento, con evidenti pulsioni autoritarie". Lo afferma il senatore Pd Andrea Marcucci, presidente della commissione Cultura. "Non stupisce che oggi il M5S sia uscito dai radar delle feste della Liberazione, e che il vicepresidente della Camera si sia prodotto in un attacco sgangherato a tutto il sistema democratico. Ha una sola scusante - conclude Marcucci - è nota la sua scarsa propensione a storia e geografia".
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