Rapita da trafficanti di minori e venduta a una ricca famiglia in Nord Africa. E' l'ultima ipotesi che spunta sul mistero di Maddie McCann, la bambina inglese scomparsa dieci anni fa mentre era in vacanza in Portogallo con i genitori. Si torna quindi a lavorare sulla pista del rapimento, che viene legato a una banda di contrabbandieri.
L'ipotesi è che i criminali operassero all'estremità orientale dell'Africa, tra il Marocco e la Mauritania. Un detective che in passato ha lavorato per Scotland Yard ha detto che, in seguito alle sue indagini, risultano segnalazioni di testimoni lungo una delle rotte che portano a Marrakesh. Si tratta di un itinerario che collega Spagna e Nord Africa e che è molto battuta da aliscafi e battelli turistici di linea.
Già tempo fa, proprio all'avvio delle indagini, una turista norvegese aveva riconosciuto la piccola in compagnia di un uomo, forse inglese, in una stazione di benzina a Marrakesh. La bimba, che secondo le parole della donna indossava un pigiamino blu, avrebbe chiesto all'uomo se poteva vedere la sua mamma. Nella stessa zono ci sarebbe un'altra segnalazione della presenza della bambina, in un hotel a poca distanza dalla stazione. E ancora, una bimba che richiamava i lineamenti di Maddie sarebbe stata vista all'epoca nel porto di Tangeri e a Zaio, in Marocco.
Intrecciando queste e altre testimonianze, gli inquirenti hanno ipotizzato appunto che la bambina sia stata rapita e venduta a una ricca famiglia, forse nordafricana o medio-orientale. Si parla anche dell'eventualità che la piccola sia stata fatta sparire con la complicità del personale del resort dove i McCann erano in vacanza .E contemporaneamente si riaccendono le speranze di trovare Maddie ancora in vita.