BRUCIANTI SCONFITTE

Francia 2017, i due grandi partiti fuori da Eliseo: è la prima volta

Hamon parla apertamente di "morte della sinistra". Anche Fillon si attribuisce la sconfitta della destra

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Per la prima volta nella storia della Quinta Repubblica in Francia, nessuno dei due candidati dei grandi partiti di centrosinistra - i socialisti - e di centrodestra - i Républicains - va al ballottaggio perl'Eliseo. Entrambi, per fermare l'onda populista, annunciano di voler appoggiare il candidato di centro Macron. Ma per i due partiti si tratta di una cocente sconfitta sotto ogni punto di vista.

Il tracollo dei socialisti - C'è l'addio annunciato di Francois Hollande, ma anche il grande salto nel vuoto del Partito socialista, che in questo momento non esiste più. Benoit Hamon finito al 6,5% e subito fuori gara per l'Eliseo, ha vinto le primarie ma ha pagato anni di fronda che hanno sabotato il lavoro del governo. Così dopo i primi risultati ha ammesso la sconfitta ("La sinistra è morta", ha malinconicamente annunciato) e ha invitato al ballottaggio a votare per Macron.

Il partito fondato da Mitterand rischia la scomparsa - Creato nel 1971 da Francois Mitterrand, il Partito socialista francese sembra arrivato al capolinea. Prima la sofferta decisione di Hollande di rinunciare a ricandidarsi, colpito e affondato da una popolarità ai minimi storici (aveva raggiunto il 5%), poi il salto del premier Manuel Valls, trascinato nell'impopolarità del quinquennio socialista, verso le primarie.

Valls, socialista ma uomo d'ordine, ha perso contro il movimentista Hamon, ma l'intera maggioranza e pezzi da novanta del partito non lo hanno seguito. Era stato proprio lui, il vincitore delle primarie, a capeggiare la fronda che per anni ha votato contro le leggi principali faticosamente fatte passare dal governo, dal Jobs Act alle riforme di Macron. Ed è cominciata la migrazione verso "En Marche!", con ministri come Le Drian (Difesa) che l'hanno annunciato pubblicamente, altri come Segolene Royal che l'hanno lasciato intendere. Hollande non si è mai pronunciato ma Macron è considerato il suo "figlio" politico, alla fine anche Valls, con il quale non correva buon sangue, si e' unito all'ex ministro dell'Economia.

Hamon: "Ho fallito" - "Ho fallito nell'evitare il disastro che si annunciava da anni, me ne assumo la responsabilità senza nascondermi", ha detto Hamon dal suo quartier generale a Parigi."L'eliminazione della gauche a vantaggio dell'estrema destra è una pesante sconfitta elettorale, ma anche una sconfitta morale" ha continuato Macron. "La gauche deve ascoltare vostro messaggio, basta con questa follia autodistruttiva, sono fiero della campagna che ho condotto".