E' arrivato il giorno del primo turno delle elezioni presidenziali in una Francia che si presenta alle urne ancora scossa per i recenti attacchi terroristici e con una grande incertezza per il possibile risultato. I sondaggi vedono quattro candidati, Le Pen, Mélenchon, Fillon e Macron, in un fazzoletto e tutti con possibilità di arrivare al ballottaggio. Intanto gli 007 mettono in guardia sul pericolo jihadista.
L'affluenza - Lieve calo dell'affluenza alle 17 nelle presidenziali francesi: è stata del 69,42%, in lieve calo (di un punto) rispetto al primo turno del 2012, quando fu del 70,59%.
Exit poll: "Macron in testa, in tre si giocano il secondo posto" - Nuovi exit poll, citati dalla tv belga Rtbf, confermano che Emmanuel Macron sarebbe in testa alle presidenziali francesi, ma l'emittente non dà ancora percentuali. Cambia invece, rispetto ai numeri precedenti, lo scenario per il secondo posto: Marine Le Pen, François Fillon e Jean-Luc Mélenchon sarebbero su percentuali quasi identiche. Sono indicazioni da prendere con la massima prudenza, trattandosi di stime realizzate con le urne ancora aperte.
Il sondaggio Odoxa realizzato dopo l'attacco nel centro di Parigi ha registrato un miglioramento per Le Pen, il cui sostegno è salito dell'1%. È rimasta comunque dietro Macron, ma passando al 23%, mentre lo sfidante avrebbe il 24,5%. Il direttore dell'istituto Ifop, Frèdèric Dabi, ha detto a "Les Echos" che l'impatto dell'attacco di Parigi potrebbe essere "molto moderato", perché esso è avvenuto molto a ridosso del voto e perché i francesi si sono 'abituati' a fatti del genere. Ma, per Dabi, potrebbe esserci un impatto sull'affluenza, mentre è previsto un dato insolitamente alto di indecisi o previste astensioni, attorno al 30% sul totale di quasi 36 milioni di aventi diritto al voto. "Quel che è accaduto potrebbe cambiare le cose, potrebbe far decidere il 25%-26% degli indecisi", afferma. Solitamente le tv diffondono alle 20 locali, subito dopo la chiusura delle urne, i nomi dei due presunti finalisti. Questa volta, però, non succederà: "Non ci assumeremo rischi inutili", dice Dabi.
Allerta sicurezza massima - L'attenzione è altissima alla sicurezza. Martedì due uomini sono stati arrestati a Marsiglia per il sospetto che preparassero un attacco imminente, giovedì è stata la volta dell'attacco sugli Champs-Elysées, che è costato la vita a un poliziotto ed è stato rivendicato dall'Isis, e sabato un nuovo allarme alla Gare du Nord. Il governo ribadisce che la minaccia persiste e "Le Parisien" ha diffuso un documento classificato dei servizi francesi secondo cui sulle elezioni incombono diverse minacce, in cima ad esse quella jihadista, descritta come "costante e sostanziale". Circa 50mila agenti di polizia e gendarmerie sono stati dispiegati, assieme a 7mila militari, per rafforzare le misure di sicurezza negli oltre 65mila seggi elettorali in tutto il Paese. E sono previsti più controlli nelle strade e verifiche dei documenti all'ingresso dei seggi, per far entrare i soli iscritti.