"So bene che ai dipendenti vengono chiesti sacrifici, ma so che senza l'intesa sul nuovo piano industriale l'Alitalia non potrà sopravvivere". Lo afferma il premier Paolo Gentiloni sottolineando che, "mentre è in corso la consultazione sul pre-accordo raggiunto tra Alitalia e sindacati, sento il dovere di ricordare a tutti la gravità della situazione in cui ci troviamo".
"Alitalia - ha aggiunto Gentiloni - è una azienda privata. Di fronte alle sue perduranti e serie difficoltà il governo ha incoraggiato gli azionisti italiani e stranieri a impegnarsi in un nuovo piano industriale e in una forte ricapitalizzazione della società".
Anpac: "La gente è arrabbiatissima" - "Il referendum si sta svolgendo in modo ordinato, l'affluenza è alta ma la gente è arrabbiatissima e ne ha tutte le ragioni". Così il segretario generale dell'Associazione Nazionale Professionale Aviazione Civile, Antonio Divietri, al terzo giorno di voto sul verbale di confronto tra azienda e sindacati, chiedendo quale sia "l'alternativa a questo accordo" e che "bisogna scegliere tra la padella e la brace". Per protesta "tanti colleghi si sono dimessi dai sindacati", ha spiegato Divietri, sottolineando che "ad oggi l'Anpac ha perso 180 assistenti di volo e 3 piloti".
L'intesa su cui i dipendenti sono chiamati ad esprimersi - L'accordo, su cui i lavoratori sono chiamati ad esprimersi, prevede la cassa integrazione straordinaria per 24 mesi per circa 980 persone, il mancato rinnovo dei contratti a termine per 558 addetti e l'uscita di altri 142 all'estero. In più è previsto un taglio dell'8% sugli stipendi del personale viaggiante. La consultazione prosegue fino al 24 aprile.