Genova, rogo in casa: genitori lanciano figlio dalla finestra | Per il bimbo è "morte cerebrale"
Anche la coppia si è lanciata nel vuoto per scampare alle fiamme: l'uomo è in coma. La madre ha autorizzato l'espianto degli organi
Tragedia a a Casella, nell'entroterra di Genova. Prigioniera delle fiamme divampate nella notte nella propria casa al secondo piano, una coppia con un figlio di 6 anni e mezzo è stata costretta a lanciare il bimbo dalla finestra e poi a gettarsi a sua volta nel vuoto per cercare di salvarsi. In coma il padre, la caduta della donna è stata invece attutita dalle corde da stendere. Per il bambino è stata dichiarata la morte cerebrale.
La mamma pochi minuti prima aveva chiesto aiuto ai vigili del fuoco con una telefonata: "Correte, qui brucia tutto". Quando i pompieri sono giunti sul posto, l'edificio, di due piani e con un bar al pianterreno, è crollato rischiando di travolgere i vigili del fuoco che sono riusciti a mettersi in salvo scappando solo poco prima del cedimento della casa.
Nel rogo non sono rimaste coinvolte altre persone: un altro inquilino residente al primo piano non si trovava in casa quando sono scoppiate le fiamme. Nessuna notizia ancora sulle cause dell'incendio.
Il padre in rianimazione - Nel corso della giornata di sabato le condizioni di Alessio Fraietta, il padre 49enne, Si sono aggravate a causa di problemi circolatori agli arti inferiori e ustioni su 20% del corpo. Fraietta, ricoverato all'ospedale Galliera di Genova, è stato trasferito in sala di rianimazione e dopo essere stato sottoposto a un intervento chirurgico al bacino è stato nuovamente riportato nelle sale operatorie per complicazioni cardiovascolari alle gambe e alla schiena. L'uomo ha riportato le ustioni più gravi mentre alla finestra di casa aspettava i primi soccorritori a cui affidare il figlio, poi lanciato prima del crollo del solaio dell'abitazione. Fraietta dopo essersi aggrappato alla persiana è rovinato nel vuoto da un'altezza di 5 metri. La moglie Enza ha riportato ferite meno gravi ed è fuori pericolo perché è caduta gradualmente aggrappandosi ai tubi del gas del palazzo.
Per bimbo morte cerebrale - E' stata dichiarata la morte cerebrale per il bambino. Lo ha fatto sapere la direzione sanitaria dell'ospedale Gaslini di Genova, dove è ricoverato. Una commissione medico legale dovrà ora monitorare le sue condizioni e dichiararne il decesso se entro sei ore non saranno riscontrate attività vitali. .
Autorizzato l'espianto degli organi - La madre ha concesso l'autorizzazione all'espianto degli organi del figlio. La donna ha concesso il benestare dal letto dell'ospedale Villa Scassi di Sampierdarena, nonostante lo stato di shock. Sarà comunque necessario attendere l'esito delle sei ore di monitoraggio per eventualmente avviare la procedura per l'espianto e la donazione degli organi.
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