"Finalmente tre quarti d'ora fa, seppure con un ritardo di 12 giorni rispetto a quanto previsto dalla convenzione di Vienna del 1963, una delegazione consolare italiana e un avvocato di fiducia sono potuti entrare nel centro di detenzione amministrativa dove è trattenuto Gabriele del Grande". Lo ha dichiarato all'Ansa il senatore Luigi Manconi, presidente della Commissione per la tutela dei diritti umani. "Detenzione illegale", ha detto l'avvocato turco di Del Grande, Taner Kilic.
Il colloquio si è svolto nel centro di detenzione amministrativa di Mugla, sulla costa egea della Turchia, dove il giornalista toscano è trattenuto. "Mi auguro che sia il primo segnale finalmente positivo di svolta in una vicenda che tuttora desta gravi perplessità e suscita molta inquietudine", ha aggiunto Manconi.
Alfano: "Sta bene, anche se è in sciopero della fame" - "L'incontro di Gabriele Del Grande con il console e l'avvocato ha già avuto luogo. Gabriele ha avuto anche l'opportunità di incontrare da solo il proprio avvocato", ha affermato il ministro degli Esteri Angelino Alfano alla Farnesina. "Ci risulta che Gabriele stia bene - ha aggiunto il ministro -, sta facendo uno sciopero della fame nutrendosi solo di liquidi. Ha comunque l'assistenza di un medico che io ho richiesto e ottenuto dalle autorità turche".
L'avvocato: "Detenzione illegale" - "Non ci è stata data alcuna informazione su eventuali capi di imputazione nei confronti di Gabriele. La sua detenzione è del tutto illegale. Non c'è nessun impedimento giuridico al rimpatrio, è un provvedimento punitivo". E' quanto ha dichiarato il legale turco di Gabriele Del Grande, dopo averlo incontrato stamani con la delegazione consolare nel centro di detenzione di Mugla. "Abbiamo chiesto di vedere il suo dossier, ci è stato negato. Al momento, il direttore del centro non ha nessuna informazione riguardo a una sua possibile espulsione", ha aggiunto Kilic.