I Kuna sono una popolazione indigena che vive ancora secondo antiche tradizioni e che discende dagli Incas e dagli indios Mapuce del territorio di Panama e della Colombia. Attualmente la popolazione dei Kuna è composta da circa 50.000 persone, la maggior parte delle quali vive nella riserva più grande, il Kuna Yala, corrispondente al territorio dell'arcipelago di San Blas: una costellazione di isole, situate al largo della costa di Panama, proprio dove l’istmo di terra fa quella caratteristica gobba protesa verso il Mar del Caraibi.
La bandiera dei Kuna riporta un’effige di due pugni incrociati, simbolo della forza di questo popolo, uno dei pochi a essere scampati alla dominazione spagnola, rifugiandosi su queste isole.
Gli abitanti amano dire che l’arcipelago ha un’isola per ogni giorno dell’anno: sono, infatti, 365 le isole che compongono le San Blas, contornate da acque cristalline e palme, un vero e proprio paradiso in cui poter soggiornare un anno.
L'economia del Kuna Yala è basata sull'agricoltura e sulla pesca, con una lunga tradizione nel commercio. Le aragoste, insieme alle noci di cocco e alle molas, sono le merci che vengono vendute o barattate anche sulla terra ferma in cambio, per esempio, di riso o carburante.
Le molas sono tessuti artistici variopinti, ottenuti cucendo e sovrapponendo diversi strati di stoffa di vari colori.
Gli uomini Kuna vestono solitamente molto semplice, con calzoncini e maglietta; le donne, invece, curano da cima a fondo il loro aspetto, tramandando il tradizionale vestiario, compreso di molas, wini (braccialetti di perline posti attorno alle caviglie e sulle braccia, secondo una tecnica segreta) e una sorta di cerchietto piatto e dorato posta tra le narici che impedisce alla loro anima di fuoriuscire.
La musica e la danza sono elementi fondamentali della cultura Kuna, poiché accompagnano ogni rito e cerimonia che celebri un momento importante della vita del singolo individuo o della comunità; quest’ultima è ben organizzata secondo uno schema immutato nel tempo che prevede autonomia per ciascun villaggio, guidato dalla figura del Sahila, il leader politico e spirituale.
La lingua dei Kuna è il Dulegaya, un idioma nativo americano; la seconda lingua è lo spagnolo, che è utilizzato in tutti i documenti scritti.
I Kuna sono una popolazione mite ma orgogliosa, che ha sempre lottato per la propria libertà sin dal tempo della dominazione spagnola. Sono accoglienti e gentili ma, al contempo, sono molto gelosi della loro dimensione: non permettono a nessuno di turbare l'equilibrio dell'ecosistema, con cui vivono in simbiosi da secoli e che custodiscono gelosamente, come le loro tradizioni.