Eutanasia, Cappato: un'altra persona in partenza per la Svizzera
L'esponente radicale ha accompagnato Mina Welby ad autodenunciarsi dai carabinieri di Massa (Massa Carrara) per aver portato Davide Trentini nel centro svizzero dove il 57enne toscano è morto
"Un'altra persona è pronta a partire la prossima settimana verso la Svizzera per accedere all'eutanasia". Lo ha detto Marco Cappato che ha accompagnato Mina Welby ad autodenunciarsi dai carabinieri di Massa (Massa Carrara) per aver portato Davide Trentini nel centro svizzero dove il 57enne toscano è morto giovedì ed averlo assistito nella sua scelta.
"Quasi un italiano al giorno muore in Svizzera con il suicidio assistito e le istituzioni italiane lo sanno", rivela Cappato. "Chi non è attaccato ad una macchina - spiega - anche se la sua sofferenza è enorme, si vede negato il diritto ad essere accompagnato alla morte e deve recarsi all'estero. Solo una minima parte riesce ad andare in Svizzera".
Mina Welby e Marco Cappato, tesoriere dell'Associazione Luca Coscioni, hanno entrambi rilasciato dichiarazioni spontanee ai carabinieri di Massa sul loro ruolo nella morte di Davide Trentini. "Mi sono autodenunciata per sostituire Marco Cappato, dopo che Marco aveva accompagnato Fabo in Svizzera. Ma è stato Marco che ha fatto il bonifico al centro svizzero in cui è morto Davide Trentini", ha detto Mina Welby che ha anche aggiunto di aver procurato una parte della documentazione necessaria al centro svizzero che ha accolto Trentini.
Cappato si sarebbe invece occupato di trovare il denaro che mancava per essere ammessi al centro svizzero. Secondo quanto detto dopo l'autodenuncia di oggi sarebbe stata la mamma dell'uomo a chiamare Cappato il 25 agosto: "Mancavano soldi, ma Davide aveva detto che non poteva più aspettare", ha spiegato Cappato. Così è stata avviata una raccolta fondi attraverso 'Sos Eutanasia'.
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