FOTO24 VIDEO24 2

Siria, Usa e Russia d'accordo: necessaria un'inchiesta Onu sull'attacco chimico

Tillerson: "I rapporti Washington-Mosca sono ai minimi". Lavrov: "Risolviamo le nostre divergenze". Intanto la Russia pone ancora il veto all'Onu sulla risoluzione sulla Siria

ansa

Russia e Usa ritengono sia necessaria un'inchiesta dell'Onu sull'attacco chimico in Siria. Lo ha detto il ministro degli Esteri russo Sergei Lavrov al termine dell'incontro con l'omologo statunitense Rex Tillerson. La Russia però ha intanto posto per l'ottava volta il veto sulla risoluzione Onu sulla Siria chiesta da Usa, Francia e Gran Bretagna.

I due Paesi, ora, sono pronti a ripristinare la linea diretta per evitare incidenti tra aerei militari: era stata sospesa dopo il bombardamento americano sulla base siriana da dove sono partiti i caccia che avrebbero sganciato armi chimiche. Tillerson ha comunque chiarito che "le relazioni tra Stati Uniti e Russia sono a un punto basso, caratterizzato da un basso livello di fiducia", ma Lavrov ha sottolineato che Mosca è disposta "a risolvere le divergenze per migliorare le nostre relazioni. Siamo anche d'accordo nel fornire dei rappresentati speciali dei nostri governi per un confronto, per discutere nel dettaglio, senza escalation, i fattori di frizione per migliorare le relazioni".

Per quanto riguarda invece la situazione in Siria, secondo il segretario di Stato americano Assad "non può assolutamente governare la Siria, la sua rimozione dal potere deve avvenire in modo strutturato e organizzato". Il regime siriano, secondo gli Usa, ha infatti usato bombe al cloro e altre armi chimiche in "oltre 50 occasioni".

Nuovo veto russo su risoluzione Onu sulla Siria - Nuovo veto della Russia sulla Siria in Consiglio di Sicurezza Onu. Per l'ottava volta Mosca ha bloccato la risoluzione promossa da Usa, Francia e Gran Bretagna sull'attacco chimico a Khan Shaykhun. Nel testo, oltre alla richiesta di accesso degli ispettori di Nazioni Unite e Opac per indagare sull'accaduto, si domandava a Damasco di cooperare pienamente con le due organizzazioni, anche fornendo i dati sui voli aerei e sulle basi militari. Il vice rappresentante permanente di Mosca all'Onu, Vladimir Safronkov, ha detto che "accettare la bozza occidentale voleva dire legittimare il raid americano in Siria. Avete paura di una indagine imparziale, quella che chiede la Russia".

Espandi