Veicoli commerciali e macchinari: le aziende tornano ad investire
I buoni risultati messi a segno dal mercato dei veicoli commerciali, +8,6% nel primo trimestre, evidenziano il buon andamento del comparto dei beni strumentali
Nel primo trimestre del 2017 il mercato dei veicoli commerciali ha registrato nuovamente una crescita portando le immatricolazioni a 43.130 unità. Un buon andamento, che dimostra come le imprese abbiano ricominciato piano piano ad investire.
I veicoli commerciali sono a tutti gli effetti beni strumentali, ovvero – come spiega l’Istat - beni utilizzati per la produzione di altri beni destinati a essere utilizzati per un periodo superiore a un anno e, in quanto tali, sono frutto di investimenti messi in campo dalle aziende produttrici.
Osservando gli ultimi dati dell’Istat relativi alla produzione e agli ordinativi dei beni strumentali, si può ad esempio osservare come a gennaio (ultimi dati disponibili su fatturato e ordinativi dell’industria) gli ordinativi relativi alla fabbricazione di macchinari e attrezzature n.c.a siano aumentati dell’11,2% rispetto allo stesso mese dello scorso anno, mentre quelli relativi alla fabbricazione di mezzi di trasporto (in cui rientrano anche i veicoli commerciali) hanno registrato un +21,6%.
Anche i dati relativi alla produzione industriale sembrano andare nella stessa direzione, almeno da quanto emerge dal confronto congiunturale. Le tabelle dell’Istat mostrano infatti – in questo caso i dati sono aggiornati al mese di febbraio – un aumento della produzione di beni strumentali pari a 2,9 punti percentuali. In particolare tra gennaio e febbraio la fabbricazione di macchinari e attrezzature n.c.a. ha riportato un aumento dell’1,2% a cui si aggiunge il +2,9% della fabbricazione di mezzi di trasporto.
Secondo l’Ucimu - l’associazione dei costruttori italiani di macchine utensili, robot, automazione e di prodotti a questi ausiliari (sostanzialmente i sistemi per produrre) di Confindustria – la produzione del settore in questione è cresciuta del 5% nel corso del 2016. Una performance legata soprattutto al mercato interno (le vendite intra-muros di macchinari e utensili sono aumentate del 20,5% nel periodo considerato), a fronte di un calo delle vendite sui mercati esteri (-3,3%).
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