IL KILLER DI BUDRIO E PORTOMAGGIORE

"Igor il Russo", continua la caccia all'uomo nel Ferrarese

Un "super testimone" racconta: "Non ha nulla da perdere e non vuole tornare in carcere"

Dopo due notti e due giorni di caccia continua con i reparti speciali, non c'è traccia nelle paludi del Ferrarese di "Igor il Russo-Ezechiele il Serbo", l'uomo dalle molte identità responsabile degli omicidi di Budrio e Portomaggiore, commessi a una settimana di distanza. Il Comandante generale dei carabinieri, Tullio Del Sette, ha chiarito che l'assassino è nato e vissuto in Serbia ed è "ricercato nel suo Paese per rapina con violenza sessuale".

Il "super testimone": "Non ha nulla da perdere e in carcere non vuole tornare" - Spunta intanto un "super testimone", un uomo che vuole rimanere anonimo, ma che al quotidiano "Il Giorno" ha raccontato la sua conoscenza di "Igor-Ezechiele". "Ci siamo visti l'ultima volta a giugno, poi è scomparso. Adesso temo di trovarmelo davanti". Secondo l'uomo Igor-Ezechiele, il cui vero nome sarebbe Norbert Feher, era un uomo elegante, sempre in giacca e cravatta e spesso scambiato per un avvocato. Ma oggi "é cambiato. Certo in Italia ha sempre vissuto di furti e rapine, ma non immaginavo potesse arrivare a sparare alle persone. Non ha più nulla da perdere e in carcere non ci vuole tornare".

Franco Gabrielli: "Armato e pericoloso" - Igor-Ezechiele sarebbe armato con due pistole e una quarantina di munizioni. E' una persona "con una grande capacità di muoversi, un soggetto pericoloso che non si arrende alle prime difficoltà ma stiamo facendo un grande sforzo per prenderlo e lo prenderemo", ha detto il capo della polizia Franco Gabrielli.

I tanti alias e le difficoltà per l'identificazione - Igor-Ezechiele, secondo le ultime notizie ufficiali, sarebbe dunque serbo, ma è comunque ampia la rosa di alias al vaglio degli inquirenti. Igor Vaclavic, 41 anni, nato in Russia, come dagli atti del tribunale ferrarese che lo condannò per rapine in passato, certamente non esiste. Ezechiele Norberto Feher, originario di Sobotica, in Serbia, come dal profilo Facebook che lo ritrae in giro per Ferrara come un turista qualsiasi, è probabilmente altrettanto inventato ma più vicino alla realtà. Ezechiele, si dice, sarebbe il nome con cui è stato battezzato nel carcere a Ferrara, dove è stato detenuto dal 2011 al 2015. Ora dalla Serbia dovrebbe arrivare la vera identità, anche se quello che conta davvero è la sua cattura.