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Vittoria: "La Celentano? Non ci siamo mai chiarite"

La ballerina della Squadra Blu, terza eliminata del serale di "Amici", si racconta a Tgcom24

Già durante il pomeridiano Vittoria Markov si è fatta conoscere per il carattere deciso oltre che per la il talento per la danza. La ballerina di "Amici" si è scontrata con la prof Alessandra Celentano per la sua fisicità, ritenuta inadatta. Ora che l'allieva della Squadra Blu, eliminata alla terza puntata del serale, si sfoga con Tgcom24: "Non ci siamo mai chiarite, ma io ho ascoltato il consiglio della Peparini: ovvero fregarmene".

Vittoria ti aspettavi di uscire così presto?
No. Anche perché stava andando bene, forse me lo aspettavo di più nel pomeridiano perché avevo avuto segnali di piacere e anche di non piacere.

Cosa non ha funzionato?
E' tutto molto personale, soggettivo. Io e Oliviero siamo due ballerini completamente diversi...

Sei stata al centro di una polemica con la Celentano per la tua fisicità, vi siete chiarite?
In realtà no. Ma va bene così. E' stato un suo pensiero, che non critico. Ma non volevo stare zitta, anche perché non riguarda solo me, ne volevo fare un discorso generale, sentivo molto a cuore l'argomento. Ci credo fermamente.

Ti ha penalizzato la polemica?
No, anzi. Mi ha dato più forza e mi ha aiutato a 'spingere' di più.

Con la Peparini c'è sempre stato feeling, è vero che vi conoscevate già da prima?
Il mondo della danza è quello. I vari stage a pagamento li ho fatti anche io, ma non abbiamo mai avuto un rapporto personale. Non ha mai guardato solo l'aspetto fisico. Mi ha consigliato di fregarmene, mi ha detto che sono bella così.

Adesso cosa succede?
Devo riuscire a farcela. Ho già ricominciato con le lezioni e comincerò a fare audizioni, come ogni ballerino. Si ricomincia...

Hai pianto molto...
Vero. Nella vita non piango mai, ma ad Amici è successo. Un po' perché non mi aspettavo di uscire, un po' per la tensione, è stato un insieme di cose. Oliviero è anche un mio amico e ho pensato che in ogni caso sarebbe stato triste senza di lui. E poi lasciare la quotidianità che avevo da cinque mesi è stato destabilizzante. Tutto qui.

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