Ofenbach è il nome di un progetto fondato dal duo francese composto da Dorian Lo e César de Rummel. Vengono da Parigi e stanno scalando le classifiche in Italia e in vari Paesi europei con la loro hit "Be mine", anche grazie ad un divertente e sensuale video di cui sono protagonisti insieme a una ragazza. Il brano anticipa l'arrivo del loro disco a base di deep house e rock, elettronica e beat, di cui hanno parlato a Tgcom24 in un'intervista.
-Come avete scelto il vostro nome Ofenbach? C'entra qualcosa il compositore dell'800?
Quando abbiamo iniziato ad esibirci nei bar di Parigi abbiamo pensato che dovevamo cercarci un nome. Dopo averne parlato a lungo, abbiamo trovato a casa una partitura di Jacques Offenbach e l'abbiamo suonata al pianoforte. Questo ci ha ispirato e abbiamo deciso così di usare il nome del compositore senza una "f".
-Avete iniziato remixando canzoni pop, quando siete passati a fare pezzi vostri che cosa avevate in mente e a cosa vi siete ispirati?)
Abbiamo iniziato a mixare per imparare a conoscere la musica elettronica e la deep house. Adesso siamo ispirati da rock band, anche perché quando eravamo giovani abbiamo avuto anche noi delle band (4 differenti) e abbiamo ascoltato molto rock, da Led Zeppelin, passando per Rolling Stones e Supertramp.
-"Be mine" è l'anticipazione del nuovo disco. Come sarà? Che suoni avrà?
Sarà a metà tra rock e deep house music, molte basi elettroniche e percussioni, ci saranno canzoni con la chitarra sporca e altre da battimani.
-La copertina del singolo è una citazione di Bruce Springsteen di "Born in the Usa"?
C'è un diretto riferimento a Springsteen. Volevamo sottolineare la sua influenza anche attraverso la cover ma l'abbiamo cambiata: è una sorta di parodia e abbiamo voluto proprio una ragazza, anche perché il testo della canzone ha come protagonista una ragazza. Un po' come dire "potere alle ragazze". Ci piaceva comunque dare dei riferimenti rock.
-Raccontateci l'idea dietro il divertente video di "Be Mine". Ci sono dei riferimenti a "Le Iene" di Tarantino?
Sì è vero ci sono tanti riferimenti e volevamo questo. L'idea è stata di del produttore Richard F. Coelho: è lui che ha voluto anche i riferimenti sessuali e ci è piaciuto subito...