La primavera particolarmente mite di quest’anno risveglia in noi il desiderio del mare, per respirarne l’aria balsamica o, magari, provare a cimentarsi nel primo tuffo di stagione. Quando il clima marino viene utilizzato per scopi curativi si parla di talassoterapia, una forma di medicina alternativa che punta a sfruttarne le proprietà benefiche, utili soprattutto per l’apparato respiratorio, ma anche per combattere l’invecchiamento, stimolare il metabolismo e per la bellezza della pelle, combattendo la cellulite.
La talassoterapia (dal greco thalassa, mare) è una forma di cura nota e praticata già dall’Otttocento, che sfrutta la combinazione degli effetti prodotti dall’acqua di mare, dalla sabbia, dall’aerosol marino presente nell’aria, dal sole (elioterapia) e dalle brezze. La forma più semplice di talassoterapia è rappresentata da un soggiorno al mare: combinato con il riposo e il rilassamento generato dalla vacanza, ha il potere di rigenerarci e rivitalizzarci con semplici attività come passeggiare sulla spiaggia, meglio se a piedi scalzi, respirare a pieni polmoni l’aria salmastra, esponendoci al sole. L’aria di mare, grazie alla presenza di corpuscoli minerali portati dall’aerosol marino, fa arrivare alle vie aeree una serie di elementi minerali benefici, in grado di svolgere molte azioni benefiche. Per questo, una passeggiata sul lungomare, soprattutto quando il mare è in burrasca e l’aerosol è più intenso, è un vero concentrato di salute, specie per chi vive in città polverose e inquinate.
I bagni, che si possono effettuare in mare se la temperatura dell’acqua lo permette, oppure nei centri termali, sono utili per rivitalizzare tutto il corpo. Nell’acqua marina sono presenti quasi tutti gli elementi esistenti in natura, ma il beneficio viene, oltre che dalla sua composizione fisico chimica (che comprende tra gli altri cloruri, magnesio, sodio, potassio, calcio, iodio), anche dalla presenza di materiali organici prodotti dalle alghe. Il movimento delle onde ha poi sul nostro fisico un effetto meccanico di massaggio chinesiterapico ed è uno dei più efficaci per combattere la cellulite. Il bagno di mare migliora il tono muscolare, leviga la pelle grazie all’azione purificatrice del sale, stimola la circolazione sanguigna ed è la migliore situazione in cui praticare il nuoto, uno sport benefico e adatto a tutti. Le uniche controindicazioni alla talassoterapia riguardano le persone che hanno problemi di tiroide, per chi ha alcune malattie della pelle e per gli ipertesi, casi in cui è opportuno consultare il medico.
I principi della talassoterapia vengono sfruttati anche in molti centri benessere. In questi casi si utilizza l’acqua marina prelevata al largo dalla costa, dove è più pura e fresca, e poi eventualmente trasportata e riscaldata nel centro. I bagni caldi, in acqua a 37 gradi, la stessa temperatura del nostro corpo, hanno il potere di dilatare i pori, favorire la vasodilatazione e migliorare la circolazione linfatica. Le immersioni a freddo, invece, stimolano la circolazione venosa e migliorano il tono muscolare. In entrambi i casi le sostanze benefiche contenute nell’acqua marina vengono filtrate dalla pelle e penetrano per osmosi nei tessuti. Ai bagni si possono associare impacchi di alghe marine e di fanghi, e la psammatoterapia, nome scientifico delle sabbiature, un trattamento che sfrutta le proprietà della sabbia calda per combattere dolori reumatici ed articolari.
Esistono infine numerose linee cosmetiche che sfruttano gli elementi dell’acqua del mare, del sale e delle acque marine per trattamenti domestici. Si possono fare scrub al sale marino, impacchi di alghe, massaggi con creme ricche di sali marini o semplicemente bagni nella vasca o nell’idromassaggio dopo aver sciolto i sali nell’acqua.