Si chiama Sensibilità chimica multipla la malattia rarissima da cui è stata colpita Gloria, una donna di 36 anni, di Padernello (Treviso): la donna tre anni fa è diventata all'improvviso allergica a ogni sostanza chimica, perfino all'acqua potabile. E la sua vita è diventata un inferno. Le cure sono praticamente inesistenti in Italia, e all'estero i costi sono proibitivi: 25mila euro al mese.
Mascherina - Ridotta a vivere con una mascherina per limitare al minimo il contatto con qualsiasi elemento esterno, Gloria, mamma di un bambino di un anno e mezzo, ha scoperto che un rimedio per guarire da questa malattia altamente invalidante ci sarebbe, ma solo oltreconfine: dovrebbe sottoporsi a terapie ad hoc, troppo costose per lei e per il marito Andrea.
Allergica a tutto - D'altra parte convivere con questo disturbo è praticamente impossibile. Gloria è condannata ad avere reazioni allergiche particolarmente violente quando viene a contatto con profumi, detersivi, vernici, conservanti alimentari, plastiche, metalli.
E ancora, con i più normali tessuti (può indossare solo abiti bio), con farmaci (non può curare la più banale influenza, non sopporta neanche le terapie omeopatiche e fitoterapiche), con l'acqua del rubinetto (può lavarsi solo con acqua demineralizzata) e naturalmente con qualsiasi tipo di sapone (per pulirsi può usare intrugli di ceci e vegetali). Il cibo abituale per chiunque le è vietato ed è costretta a nutrirsi solo con prodotti bio di provenienza certificata. Impossibile per Gloria mettere piede negli ospedali, dove c'è ogni tipo di sostanza allergizzante, come anche nei negozi e negli uffici.
Azienda di fertilizzanti - La malattia si è scatenata tre anni fa, quando Gloria ha cominciato a lavorare in un'azienda di fertilizzanti chimici. Pochi mesi le sono bastati per perdere tutte le forze. La donna è stata costretta a dimettersi. E' cominciato un calvario di visite e analisi, fino alla drammatica diagnosi: sensibilità chimica multipla, una malattia che neanche viene riconosciuta dal sistema sanitario di moltissime regioni.
Quando viene a contatto con una sostanza allergizzante, Gloria avverte difficoltà respiratorie, tensione dei nervi, tremori, stordimento, vertigini, e poi mal di testa, vomito, dolore alla nuca, alle articolazioni, disturbi visivi.
Un respiro per Gloria - Per dare una mano a Gloria è scesa in campo l'Unità sanitaria locale di Treviso. "Cercheremo contatti con le strutture che curano questa malattia", assicura il direttore generale Francesco Benazzi, come scrive il "Gazzettino". Una clinica in grado di fornire le terapie che fanno al caso di Gloria è la Breakspear Medical Group di Londra, ma la richiesta è di 25mila euro al mese. La gara di solidarietà è già scattata: sulla pagina Facebook "Un respiro per Gloria" si raccolgono donazioni per questa giovane mamma disperata. La Regione Veneto, si legge sulla pagina, "riconosce l'esistenza della malattia, ma nega completamente l'aiuto economico per coprire le spese". La famiglia di Gloria chiede quindi disperatamente aiuto a chiunque.