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Usa lanciano 59 missili Tomahawk contro una base aerea in Siria

Gli Usa valutano il ruolo di Mosca nel raid chimico. La Siria promette di rispondere. Assad: "Attacco irresponsabile e sciocco"

Gli Stati Uniti hanno lanciato 59 missili verso la base aerea siriana da cui era partito l'attacco chimico nella provincia di Idlib. Il bombardamento è nel "vitale interesse della sicurezza" degli Stati Uniti, ha affermato il presidente Donald Trump. Assad definisce l'attacco "irresponsabile e sciocco" e la Siria promette una risposta. Si riunisce il Consiglio di sicurezza dell'Onu. Una nave da guerra russa si dirige verso i cacciatorpedinieri Usa.

Assad: "Azione americana spericolata" - Il comportamento degli Usa è stato "spericolato, irresponsabile e sciocco". Lo denuncia lo staff del presidente siriano Bashar al Assad dopo l'attacco americano. "Questa aggressione ha aumentato la determinazione della Siria a colpire i terroristi, a continuare a schiacciarli, ad aumentare il ritmo dell'azione" contro di loro dice ancora Assad. Con il termine terroristi il regime di Assad indica da sempre non solo i gruppi terroristici, ma i ribelli in genere.

Siria: "Risponderemo all'aggressione" - Buthayna Shaaban, consigliere politico del presidente siriano Bashar al Assad promette che "la Siria e i suoi alleati risponderanno in maniera appropriata a quest'aggressione". Intervistata dalla tv panaraba al Mayadin, vicina all'Iran, Shaaban ha assicurato che "il coordinamento tra Damasco e suoi alleati (la Russia e l'Iran) continua".

Quindici le vittime, tra cui quattro bambini - La tv di Stato siriana ha confermato che un attacco missilistico statunitense ha colpito una serie di obiettivi militari all'interno del Paese, definendo l'attacco una "aggressione" che ha anche provocato vittime. Come riferito dall'agenzia di stampa ufficiale siriana Sana, tra le vittime ci sono - oltre a sei militari della base - anche nove civili, tra cui quattro bambini. Il bilancio complessivo è dunque di 15 vittime.

Colpita la base da cui era partito l'attacco chimico - I missili lanciati dagli Usa hanno colpito la base aerea di Shayrat, nel centro della Siria, da dove si sospetta sia stato lanciato l'attacco chimico che ha innescato la risposta americana. L'orario indicato dell'impatto è delle 20:45 ora di Washington (le 2:45 in Italia), le prime ore del mattino in Siria. I missili hanno puntato e colpito piste, apparecchi e zone di rifornimento.Secondo l'agenzia ufficiale siriana Sana, i missili statunitensi non hanno colpito solo la base militare ma anche abitazioni civili nei villaggi circostanti.

Onu, si riunisce il Consiglio di sicurezza - Il Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite si è riunito alle 11.30 ore locali, (le 17.30 in Italia) dopo i raid aerei Usa contro la Siria. La richiesta è venuta dalla Russia.

Usa valutano ipotesi ruolo Mosca in raid chimico - Gli Stati Uniti stanno verificando l'ipotesi che la Russia possa aver avuto un ruolo o possa aver partecipato all'attacco chimico in Siria, anche se al momento non ci sono prove. Lo afferma una fonte del Pentagono riportata da alcuni media americani.

Russia chiude linea diretta con gli Usa - Il ministero della Difesa russo ha annunciato ufficialmente al Pentagono la chiusura della linea diretta per prevenire incidenti tra gli aerei militari in Siria a partire dalla mezzanotte. Lo ha reso noto portavoce russo Igor Konashenkov. "Quello americano è un atto di aggressione alla Siria motivato da un pretesto inventato che aumenta il rischio di uno scontro con Mosca".

Lanciati 59 missili Tomahawk - Il Pentagono ha precisato che l'attacco contro la Siria è stato condotto utilizzando 59 missili Tomahawk lanciati dai cacciatorpediniere USS Porter e USS Ross nel Mediterraneo orientale. Il Pentagono definisce inoltre il lancio di missili americano in Siria una "risposta proporzionata" all'attacco chimico e fa sapere che l'attacco Usa contro la base aerea in Siria ha "ridotto la capacità del governo siriano di utilizzare armi chimiche".

Mosca: "Pretesto inventato, come lʼinvasione dellʼIraq" - Ma per Mosca gli Usa avevano deciso di attaccare la Siria già prima della strage con armi chimiche di cui sono accusate le truppe di Damasco. Lo sostiene il ministero degli Esteri russo, secondo cui la carneficina di Idlib è stata per gli americani solo "un pretesto".

Israele: "Noi al fianco di Trump" - "Israele supporta pienamente la decisone del presidente Trump", afferma un comunicato dell'ufficio del premier israeliano Benjamin Netanyahu in seguito all'attacco missilistico Usa sulla Siria.

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