L'organizzazione separatista basca Eta ha confermato che, entro sabato, consegnerà a rappresentanti della società civile tutte le sue armi e gli esplosivi diventando "un'organizzazione disarmata". "E' arrivato il giorno del disarmo", si legge in una lettera, pubblicata dalla Bbc, datata 7 aprile e scritta in spagnolo e in inglese.
Il 17 marzo era stato un attivista basco ad annunciare a Le Monde l'intenzione dell'organizzazione di procedere a un disarmo definitivo, svelando i nascondigli di armi ed esplosivi alla frontiera con la Francia, a oltre due anni dalla decisione di abbandonare la lotta armata. "L'Eta ci ha affidato la responsabilità del disarmo del suo arsenale e la sera dell'8 aprile l'Eta sarà totalmente disarmata", aveva detto Txetx Etcheverry.
Nella lettera indirizzata alla comunità internazionale, l'Eta, gruppo ancora considerato terroristico dell'Unione europea, ha dichiarato di aver consegnato "tutte le proprie armi a rappresentanti della società civile basca", definendosi quindi "un'organizzazione disarmata". Tuttavia, ha ricordato che "il processo non è ancora completo" e che potrebbe "essere attaccato dai nemici della pace".
"L'unica cosa che possa veramente garantire il successo del processo è il raduno di migliaia di persone a Bayonne (nel sud-ovest della Francia) a sostegno del disarmo", hanno sottolineato i separatisti baschi Euskadi Ta Askatasuna.
L'Eta ha dichiarato un cessate il fuoco nel 2011 ma ha conservato le armi. La Spagna fino ad allora si rifiutava di negoziare con un gruppo armato. Secondo la Bbc, l'organizzazione ha ucciso oltre 800 persone e ne ha ferite migliaia in oltre 40 anni di violenze che puntavano all'indipendenza dei baschi.