Forest bathing: il “bagno nella foresta” che ti fa stare bene
Aiuta l'anima, ma anche il corpo: camminare immersi nel bosco aiuta il sistema immunitario e abbatte lo stress
I giapponesi lo chiamano Shinrin-yoku, in inglese Forest--bathing: alla lettera significa bagno nella foresta ed è una pratica di benessere che sfrutta il potere terapeutico della natura per migliorare il nostro stato di salute e liberarci di stress e depressione. In pratica, una immersione totale nell’ambiente del bosco, per una bella passeggiata e una sosta di relax sotto le fronde degli alberi, ha effetti benefici non solo per combattere la stanchezza e l’ansia, ma ha il potere di stimolare il nostro sistema immunitario.
Il
forest bathing è stato indicato da
Spafinder Wellness, il può autorevole medium nell'industria del wellness a livello mondiale, come uno dei primi trend emergenti del settore benessere. Gli esperti giurano che non si tratta solo del potere rilassante legato al fatto di trovarsi nel verde, ma di
una vera e propria cura che coinvolge diversi sistemi del nostro organismo. Il fogliame e il legno degli alberi, infatti, rilasciano
oli essenziali e sostanze aromatiche che esercitano un effetto benefico rinforzando il
sistema immunitario e favorendo un abbassamento della pressione arteriosa nei soggetti ipertesi.
Il “bagno di foresta” è diffuso in
Giappone fin dagli anni Ottanta ed è ormai considerato
uno dei capisaldi della medicina preventiva, tanto da essere prescritto abitualmente a molti pazienti Gli studiosi hanno scoperto che una full immersion nella vegetazione del bosco fa registrare notevoli miglioramenti in
alcuni parametri fisiologici: si abbassono i livelli di cortisolo, l’ormone dello stress, la frequenza cardiaca diminuisce, così come scendono la pressione arteriosa e i livelli di zucchero nel sangue, si riduce il rischio di ammalarsi di depressione, si placano gli stati di collera, migliora persino la creatività. Il merito è della migliore ossigenazione che si ottiene camminando nel bosco, ma anche all’effetto dei
monoterpeni, sostanze aromatiche rilasciate dalle foglie degli alberi, e dei
fitoncidi, oli essenziali presenti nel legno, che gli alberi rilasciano sotto forma volatile per difendersi dai parassiti.
Per trarre beneficio dal
forest bathing occorre restare immersi nel bosco
almeno per quattro ore, percorrendo una p
asseggiata di almeno 5 chilometri, alternando il cammino a
momenti di riposo e di rilassamento. Per un vero “bagno” occorre anche
respirare profondamente usando il diaframma come si fa nello yoga e assorbendo tutti gli aromi del bosco,
abbandonarsi all’ascolto dei suoni e delle voci del bosco,
contemplare tutte le diverse sfumature del verde del fogliame, per una vera immersione che coinvolge tutti i sensi. Per stimolare il tatto è bene anche
toccare la corteccia degli alberi, o addirittura abbracciare il tronco, cercando di percepirne la superficie e di assorbirne l’energia. Naturalmente, in tutto questo occorre prestare la massima attenzione a non danneggiare la pianta, rompendo i rametti o danneggiando le fronde.
L’ideale sarebbe r
ipetere il “bagno” per tre giorni consecutivi e sfruttare il periodo in cui gli alberi sono più ricchi di foglie, ovvero la tarda primavera. L’importante è scegliere un
bosco davvero incontaminato, magari in una riserva naturale protetta; molto indicati sono i boschi di
faggi, per le loro proprietà biologiche. Si può fare il “bagno” da soli o in compagnia: l’importante è mantenere la concentrazione e non turbare l’equilibrio della foresta.
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