Il Tar del Lazio ha accolto con decreto l'istanza della Regione Puglia per l'annullamento, previa sospensione, dell'autorizzazione all'espianto degli ulivi nel cantiere del gasdotto Tap in Salento. La decisione "blocca" quindi le note del ministero dell'Ambiente che autorizzavano la "fase 0" dei lavori a Melendugno (Lecce). Il Tar ha sospeso l'efficacia dei provvedimenti in attesa della discussione dell'istanza cautelare fissata per il 19 aprile.
La notizia è stata data dalla Regione Puglia, che ha spiegato che "il Tar ha ritenuto che, essendo già state avviate le operazioni di espianto, la misura cautelare richiesta possa venire accordata, "ai soli fini dell'immediato riesame dell'atto impugnato da parte Ministero dell'Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare (MATTM), con riferimento sia alle osservazioni e alle competenze della Regione (specificate nella citata prescrizione A44), sia in base all'avvenuta presentazione al medesimo Ministero, da parte di TAP, di istanza di verifica di assoggettabilità a VIA del progetto esecutivo, relativo alla realizzazione del microtunnel". (.
La soddisfazione del comitato "No Tap Salento" - Piena soddisfazione per la decisione del Tar è stata espressa dal presidente del comitatato "No Tap Salento", Alfredo Pasiello. "Finalmente la giustizia può dare una risposta certa sui disguidi nati su quanto dichiarato da Regione e Comune in merito alla prescrizione A44, mai rilasciata dalla Regione e che impediva gli espianti, e quanto con arroganza e prepotenza il ministero dell'Ambiente ha fatto permettendo la mattanza degli ulivi da parte di Tap" ha affermato per poi concludere comunicando "la somma soddisfazione anche per conto di tutti gli attivisti che in questi giorni hanno difeso la propria terra".