Il 20-25% degli anziani tra 75 e 85 anni sostiene di aver avuto almeno un rapporto sessuale nell'ultimo anno. E' quanto ha affermato lo psichiatra Leo Nahon, in passato direttore della divisione psichiatrica dell'ospedale Niguarda di Milano, intervenendo al congresso dell'associazione italiana di psicogeriatria (Aip) a Firenze. I dati evidenziano che "una quota più ampia del previsto conserva una vita sessuale vera e propria", ha aggiunto. Sono numerosi gli studi scientifici che hanno dimostrato l'effetto benefico dell'attività sessuale sull'organismo.
Tre uomini ogni due donne - "In un report del New England Journal of Medicine - ha sottolineato Lahon -, è stato rilevato che nel gruppo di età fra i 75 e gli 85 anni il 38,5% degli uomini e il 16,7% delle donne riferiva di avere avuto un rapporto con un partner nell'anno in corso". In base ai dati emersi, hanno sottolineato gli esperti, "per ogni due donne ci sono tre uomini pronti a vivere questa esperienza appagante, cosa che lascia intendere ricerchino partner spesso più giovani".
Il concetto di sessualità - Per sessualità non si intende necessariamente il rapporto sessuale completo, "ma anche altre forme di erotismo sessuale che gli anziani possono trovare". "Tuttavia - ha sottolineato ancora l'esperto -, né il medico di base né lo specialista, quando si trovano di fronte un ultra 70enne, indagano sul tema della sessualità".
Il problema della negazione della sfera della sessualità nell'anziano, hanno spiegato gli studiosi, è "paradossale e comune a tanti Paesi, non solo in Europa, dove gli anziani vengono trattati dai medici come dei giovani adolescenti, come se la sessualità non li riguardasse e, anzi, talvolta, neppure esistesse".