Si chiama 41P/Tuttle-Giacobini-Kresak la cometa verde che il primo aprile ha sfiorato il nostro pianeta a una distanza di 21 milioni di chilometri. La stella è ancora visibile per qualche giorno con binocoli e telescopi nel suo viaggio verso il Sole, che raggiungerà il 12 aprile quando passerà per il perielio. Il nostro appuntamento con la cometa verde si ripete circa ogni 5 anni e mezzo.
L'ultima volta è stata avvistata nel 2011 e dopo questo passaggio tornerà vicino a noi nel 2022. Scoperta dall'astronomo statunitense Horace Parnell Tuttle il 31 maggio 1858 e riscoperta nel 1907 e nel 1951 rispettivamente dal francese Michel Giacobini e dallo slovacco Lubor Kresák, la cometa appartiene alla famiglia delle comete gioviane, ovvero tutte quelle con un breve periodo di rivoluzione intorno al Sole (compreso tra i 5,93 e gli 11,86 anni, ossia tra il periodo di rivoluzione del pianeta Giove e la metà di esso).
Il periodo ideale per osservare lo spettacolo è proprio in questi giorni per l'emisfero settentrionale, prima che la Luna diventi piena il 10 aprile. "La cometa appare di un colore verde brillante, quasi fluorescente, perché contiene molecole di carbonio biatomico che producono questo effetto quando sono illuminate dalla radiazione solare nel vuoto dello spazio", spiega all'Ansa Gianluca Masi, astrofisico del Virtual Telescope. "Purtroppo non sarà visibile a occhio nudo, la sua luminosità è al limite - continua Masi - ma basterà puntare anche un binocolo tra le stelle della costellazione del Drago, tra il Grande e il piccolo Carro per vederla senza difficoltà".