Vuoi vivere a lungo? Scopri i segreti della longevità
Il nord della Spagna e dell’Italia e il sud-ovest della Francia detengono il primato delle aspettative di vita. Ecco perché.
Se potessimo dare uno sguardo al nostro futuro ci piacerebbe poterci vedere anziani, ma in buona salute e con ancora diversi anni da vivere in serenità. Come possiamo fare? Secondo uno studio del britannico Journal of Epidemiology and Community Health sono tanti i fattori che influenzano la longevità: vediamo quali.
Tanti sono i
fattori che influenzano la
longevità: l'economia di un Paese, l'accessibilità alle
cure sanitarie, la
qualità dell'aria o l'eccessivo inquinamento, una
componente genetica e - ultimo, ma certamente non meno importante! - lo
stile di vita.
Lo studio, condotto in inghilterra, ha preso in esame oltre
313mila persone di età compresa tra i 75 e 84 anni, residenti in più di
4mila piccole aree di
18 Paesi europei; il
tasso di sopravvivenza è stato monitorato in un arco temporale di
dieci anni.
Sicuramente la
chiave vincente per
vivere bene e a lungo è il
mix tra l'
economia di un Paese (e tutto quello che la ricchezza comporta) e lo
stile di vita degli individui.
Infatti, andando ad analizzare i risultati della ricerca, le condizioni
economiche difficili spiegano la
bassa longevità in aree quali Portogallo, sud della Spagna, Italia meridionale e zone post-industriali, mentre il
consumo di tabacco o un
regime alimentare squilibrato potrebbero spiegare la presenza di aree a bassa sopravvivenza in zone economicamente floride, come i Paesi scandinavi o i Paesi Bassi.
Ma quali sono precisamente le
aree in cui si vive di più e che
differenza c'è tra
uomini e donne? Vediamo più in dettaglio cosa hanno evidenziato i ricercatori attraverso le loro analisi.
Se
nel 2001 la quota di
uomini di età compresa tra i 75-84 anni che aveva raggiunto gli
85-94 anni di età era pari a poco meno del
30%, mentre quella delle
donne arrivava al
40%, dieci anni più tardi, ovvero
nel 2011, il tasso di sopravvivenza era decisamente aumentato:
34% per gli uomini e di
quasi il 50% per le donne.
Non in tutti i Paesi però è andata egualmente bene: al tempo della
prima raccolta dei dati, nel 2001, le
zone ove gli individui di sesso maschile sono
vissuti più a lungo sono state quelle spagnole di
Madrid e Salamanca, di
Andorra e di
Ginevra; le zone ove al contrario si è avuto un
tasso di mortalità elevato sono quelle concentrate nel
Regno Unito (Glasgow, Manchester, Liverpool e Londra) e in
Francia nelle aree industriali.
Nel
2011 le zone con il tasso di mortalità più alto sono rimaste le stesse medesime, anche se si è osservato che
le aspettative di vita sono comunque
aumentate per tutti.
Per il
"sesso debole" nel
2001 la
distribuzione geografica era molto simile a quella del
"sesso forte", ma con
Emilia Romagna e Veneto nelle aree con maggiore invecchiamento, oltre al sud della Spagna. Il nostro sud purtroppo, e segnatamente Campania e Sicilia, risultava fanalino di coda tra le aree con basso tasso di sopravvivenza.
Nel
2011 le aree di maggiore longevità non sono variate, ma in
Italia anche il
nord-est si sposta tra
le aree peggiori, ove è aumentato il tasso di mortalità e diminuito quello di invecchiamento.
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