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Gasdotto Tap, sospesi i lavori di espianto ulivi nel Leccese

E' stata raggiunta una mediazione tra i No Tap e la multinazionale che sta realizzando l'opera a Melendugno

Sono stati nuovamente sospesi i lavori per la Tap, che erano ripresi dopo 2 giorni di stop a Meledugno. E' stata raggiunta una mediazione tra gli attivisti e la multinazionale che sta realizzando l'approdo del gasdotto nel comune pugliese. La società ha annunciato la sospensione dei cantieri e i tre camion che erano bloccati a 30 metri dal sito di stoccaggio degli ulivi di Masseria del Capitano, stanno tornando indietro come chiesto dai manifestanti.

I mezzi, con il loro carico di ulivi espiantati, stanno ritornando verso il sito di San Basilio dove è avvenuta l'eradicazione, scortati dai cittadini.

I lavori erano ripresi stamane, a sorpresa, nel cantiere Tap a San Foca di Melendugno, lungo il tracciato dove dovrebbe essere installato il microtunnel del gasdotto. Gli espianti, dopo la sospensione decisa per gli scontri dei giorni scorsi tra dimostranti no Tap e forze di polizia, erano stati annunciati per lunedì.

La zona è presidiata dagli agenti in tenuta antisommossa. Controllati gli accessi delle strade lungo la strada provinciale. Sotto presidio anche il centro di stoccaggio di Masseria del Capitano dove vengono messi a dimora gli ulivi espiantati per poi essere nuovamente reimpiantati. Sul posto i manifestanti che comunque hanno mantenuto attivo il presidio davanti l'area di cantiere.

Bombe carta davanti hotel Lecce che ospita polizia - Nella notte due bombe carta sono state fatte esplodere davanti all'uscita secondaria dell'hotel Tiziano di Lecce, dove hanno dormito i giocatori del Lecce calcio e i poliziotti impegnati al cantiere Tap di Melendugno. Gli investigatori seguono due piste: o un segnale delle frange estreme della tifoseria ai calciatori o un avvertimento agli agenti.

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