L'amministrazione Usa sta valutando di imporre dazi punitivi del 100% sugli scooter Vespa (Piaggio), l'acqua Perrier (Nestlè, che produce anche la San Pellegrino) e il formaggio Roquefort in risposta al bando Ue sulla carne di manzo Usa di bovini trattati con gli ormoni. Dietro la misura, scrive il Wall Street Journal, ci sarebbero le proteste dei produttori di carne di manzo americani.
Secondo i produttori Usa, infatti, l'Ue non ha aperto abbastanza i propri mercati alla loro carne di manzo non trattata con gli ormoni, come prevedeva invece un accordo del 2009.
Come nasce la "lite" - Nel 2008 il Wto, l'organizzazione del commercio mondiale, diede ragione agli americani, sottolineando come il divieto Ue fosse troppo rigido. Si giunse allora al 2009 quando Usa e Ue trovarono un'intesa: l'Europa si impegnava ad aprire i propri mercati alle carni non trattate con ormoni.
Secondo gli Usa, quell'accordo non è mai stato applicato in toto dagli europei, come dimostrerebbero i dati commerciali che vedono l'Europa acquistare quantitativi non ingenti di carne, dietro a Canada, Messico e addirittura Giappone, considerato un mercato protezionista e poco accessibile.
Piaggio: non siamo preoccupati - La notizia dei dazi del 100% sui prodotti europei non coglie di sorpresa e, in particolare, non preoccupa la Piaggio che, secondo quanto riferiscono fonti vicine all'azienda. A metà febbraio l'azienda ha partecipato assieme al Ceo dell'Ama (American Motorcyclist Association) e ai responsabili di Bmw Ducati, Ktm, Husqvarna a un 'public hearing' presso gli uffici dell'U.S. Trade Representative per spiegare le possibili ricadute sull'economia e sull'occupazione locale. Per il gruppo Piaggio peraltro il mercato americano complessivo corrisponde a meno del 5% del fatturato.
Gentiloni: "La qualità è senza frontiere" - "La qualità non ha frontiere: dazi, protezionismi, chiusure non possono essere barriere che mettono un freno, un muro alla qualità. La qualita' e' crescita e benessere per tutti". Lo ha detto il presidente del Consiglio, Paolo Gentiloni, in merito alla nuova possibile misura dell'amministrazione Trump.
No ai dazi da Facebook Italia - Facebook Italia dice no ai possibili dazi americani, che "sono contrari ad un mondo aperto". Luca Colombo, country manager italiano del social network, spiega che "il protezionismo per noi è un mezzo disastro, sta nella missione di Facebook di rendere il mondo aperto e connesso. E' un controsenso per tanti attori di questo settore e tante piattaforme".