La campagna vaccinale anti-Covid in Italia continua ad arrancare. A pesare sono l'incertezza del caso AstraZeneca: l'azienda anglo-svedese rinvia infatti un'altra consegna, vede aumentare le disdette degli appuntamenti e comunica un nuovo taglio nelle forniture di dosi attese per aprile. Mercoledì comunque alle Regioni saranno distribuite 1,5 milioni di dosi Pfizer, il carico maggiore finora. Intanto l'Università di Oxford sospende la sperimentazione del vaccino sui bambini.
La decisione di Oxford è stata presa in attesa di un'analisi sui possibili legami tra il farmaco ed episodi di trombosi tra gli adulti. Restano insomma i dubbi sulla sicurezza del siero britannico e si va verso una limitazione verso le fasce giovani per il siero. L'Ema prende tempo, annunciando entro giovedì una conferenza stampa per illustrare le proprie conclusioni. Intanto l'Ue blocca un altro carico da tre milioni di vaccini in partenza verso l'Australia.
I vaccini somministrati - In Italia è stato somministrato ad oggi il 54% delle dosi di AstraZeneca (2.218.038 su 4.098.800 consegnate), secondo il ministero della Salute, mentre per Moderna la percentuale scende al 50% (658.403 su 1.328.200). Pfizer ha invece una percentuale di somministrazione del 96%, (8.375.625 su 8.709.480). In totale nel nostro Paese su 14.136.480 dosi dei tre vaccini arrivate ne sono state somministrate 11.252.066, circa l'80%.
Diffidenza popolare - Si fa più consistente il sospetto che per AstraZeneca pesi la diffidenza popolare. A Napoli centinaia di persone hanno chiesto direttamente al centro vaccinale di cambiare con Pfizer, ritardando le somministrazioni. lnoltre il 20-30% dei prenotati con AstraZeneca non si presentano all'hub di Cagliari, soprattutto docenti scolastici, in una Regione tra le peggiori per performance, che a Pasqua ha vaccinato appena 39 persone.
Il caso Lazio - Per AstraZeneca c'è stato anche un giallo Lazio, che ha contestato di aver ricevuto 98mila dosi, come invece indicato nel contatore nazionale. Il commissario per l'emergenza Francesco Figliuolo ha risposto che sono state destinate a forze dell'ordine, forze armate e Protezione civile. Sempre il Lazio denuncia poi un taglio del 50% nella consegna del vaccino anglo-svedese prevista per il 14 aprile, ma in questo caso si tratta di un rinvio al 16 e al 23, con gli altri arrivi.
Il punto sulla campagna vaccinale - Di certo c'è che gli otto milioni di dosi previste in Italia in questo mese non saranno sufficienti a vaccinare 500mila persone al giorno come previsto nel piano nazionale. Bisognerà puntare forte sugli over 70, fascia d'età molto trascurata e molto colpita dai decessi (sei milioni aspettano ancora la prima dose, 1,5 milioni la seconda), e tenere la riserva di seconde dosi, la gran parte dei 2,8 milioni in frigo. Sei milioni su otto delle dosi di aprile saranno Pfizer e questa è la buona notizia.