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Londra, proteste su piste di Stansted contro rimpatrio dei migranti

Londra, hanno cercato di fermare un aereo che riportava 100 richiedenti asilo senza i requisiti necessari in Nigeria e Ghana

Disordini allo scalo londinese di Stansted. Circa dodici attivisti di sinistra hanno superato le misure di sicurezza e si sono incatenati insieme sulla pista per fermare il rimpatrio di cento richiedenti asilo respinti, in partenza da un volo che li avrebbe riportati in Nigeria e Ghana. La pista è stata chiusa in serata, con otto voli dirottati ad altri aereoporti di Londra, per poi ritornare a regime.

I manifestanti fanno parte di tre gruppi chiamati "End Deportations", "Lesbians and Gays Support the Migrants" e "Plane Stupid". Durante la protesta cantavano "No borders, no nations, stop deportations". Emma Hughes, una delle attiviste, ha raccontato di come volessero cercare di evitare che le famiglie venissero separate. I gruppi di protestanti hanno creato una petizione dove chiedono alla premier Theresa May di fermare il rimpatrio dei migranti, utilizzando anche l'hashtag #StopCharterFlights.

Secondo gli attivisti, i migranti respinti vengono prelevati nel pieno della notte e costretti a  viaggiare in condizioni pessime. "Vogliamo davvero vivere in una società in cui queste deportazioni di massa violente e segrete vengono normalizzate?", ha aggiunto Emma. Per ospitare qualcuno in cerca di asilo in Inghilterra servono almeno 12mila sterline.

Un portavoce del ministero ha spiegato: "Noi rispettiamo il diritto alla protesta pacifica.  Ci aspettiamo che gli individui senza i requisiti legali per rimanere nel Regno Unito lascino il Paese volontariamente, ma quando questo non si verifica siamo costretti a imporne la partenza".

Campaigners at #Stansted NOW blocking a charter flight from forcibly deporting people to Nigeria #StopCharterFlights #MassDeportationsKill pic.twitter.com/RbExKgAHYr — End Deportations (@EDeportations) 28 marzo 2017

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