Il governo britannico, attivando l'articolo 50 del Trattato di Lisbona, avvierà i negoziati formali per il ritiro del Regno Unito dall'Unione europea. Ecco i punti chiave della Brexit.
CHE COSA È - Il termine Brexit risulta da un gioco di parole fra 'Britain', cioè Regno Unito, ed 'Exit', cioè uscita, e indica appunto l'uscita del Regno Unito dall'Unione europea. Il divorzio dall'Ue è stato deciso con lo storico referendum del 23 giugno del 2016, convocato dall'allora premier David Cameron, conservatore, che si è dimesso proprio dopo quella consultazione dal momento che aveva appoggiato il no alla Brexit, schierandosi per la permanenza in un'Ue riformata. Alle urne il 51,9% dei cittadini ha votato a favore dell'uscita dall'Ue, mentre il 48% si è espresso a favore della permanenza nel blocco comunitario.
COSA PREVEDE L'ARTICOLO 50 - L'articolo 50 del Trattato di Lisbona è composto da cinque punti e stabilisce il meccanismo per il ritiro di un Paese dall'Unione europea. Dice quanto segue: in primo luogo che "ogni Stato membro potrà decidere, conformemente alle sue norme costituzionali, di ritirarsi dall'Unione"; e in secondo luogo che "lo Stato membro che decida di ritirarsi notificherà la sua intenzione al Consiglio europeo".
COSA SUCCEDE DOPO L'ATTIVAZIONE - Una volta invocato l'articolo 50, comincia un periodo di negoziati formali di due anni tra l'Ue e il Regno Unito per stabilire i termini per la Brexit e fissare le linee guida delle nuove relazioni future tra Londra e Bruxelles.
QUANDO AVVERRA' LA BREXIT - Se entrambe le parti riusciranno a ottenere un accordo nell'ambito del negoziato, il Regno Unito smetterà di appartenere all'Ue entro la primavera del 2019. Tuttavia questo calendario potrebbe cambiare nel caso in cui le parti si dovessero accordare in modo unanime per estendere il periodo di colloqui. Se questo accordo unanime non ci fosse, i trattati europei smetterebbero automaticamente di essere applicati allo scoccare dei due anni dalla notifica.
I CITTADINI UE NEL REGNO UNITO - Attualmente nel Regno Unito risiedono 3,15 milioni di cittadini comunitari, contro i 900mila espatriati britannici che vivono in diverse parti dell'Ue secondo i dati ufficiali. In entrambi i casi la situazione è incerta. La premier britannica, Theresa May, ha insistito sul fatto che risolvere la loro situazione legale è prioritario, ma nel testo di legge sulla Brexit approvato in Parlamento non compare alla fine alcuna garanzia esplicita in proposito.
CHE SUCCEDE SE IL REGNO UNITO VUOLE TORNARE IN UE - Se il Regno Unito, o qualunque altro Stato membro che si è ritirato, chiede nuovamente l'adesione, la sua richiesta viene sottoposta allo stesso procedimento previsto per uno Stato che desideri aderire.