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Palermo, bimba ivoriana da Lampedusa riabbraccia la mamma

La piccola, di 4 anni, aveva viaggiato da sola su un gommone per sfuggire dal rituale dell'infibulazione in Costa d'Avorio

L'emozione di ritrovarsi, ancora più unica nel legame tra una mamma e sua figlia. Oumoh Zenabe non si vedevano da quasi 5 mesi, da quando la piccola, di appena 4 anni, aveva iniziato il suo viaggio da sola, su un gommone verso Lampedusa, portata via dalla Costa d'Avorio dalla mamma per salvarla dal barbaro rituale dell'infibulazione. Nel 2016 sono sbarcati in Italia oltre 25.800 migranti minori non accompagnati, ma purtroppo la burocrazia non aiuta sufficientemente i ricongiungimenti.

"Mi hanno ritrovata" non fa che ripetere la donna che, rifugiatasi in Tunisia, aveva affidato la bimba ad un'amica perchè lei doveva rientrare nel suo paese per recuperare delle cose. Oumoh è arrivata in aeroporto a Palermo vestita come una principessa, accompagnata dalla psicologa e dal personale della comunità che l'ha avuta in affidamento: in mano i fiori, l'inseparabile bambola e un biglietto con scritto " benvenuta mamma". Nello scalo l'incontro anche con l'ispettore capo della polizia di Agrigento Maria Volpe che si era presa cura della piccola subito dopo lo sbarco e che ha poi lavorato per il ricongiungimento.

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