Sette generazioni al top

BMW Serie 5 berlina, gli manca solo la parola

La prova della versione 530d xDrive

Ancora non parla (anche se qualche parola già la dice), ma capisce tutto, sia comandi vocali che gestuali. Isaac Asimov lo diceva dal 1940: i robot avrebbero soppiantato l’80% delle attività umane, e la nuova BMW Serie 5 si sta avvicinando al traguardo. La trazione 4x4 xDrive è disponibile su tutte le motorizzazioni, ad eccezione della 520d. A fine anno arriverà anche la versione ibrida Plug-in.

Il perché della citazione di Asimov è semplice: la nuova BMW Serie 5 non solo reagisce a normali comandi vocali (le classiche frasi fatte, gli si dice la meta da raggiungere e lei ti ci porta), ma anche a piccoli gesti compiuti con le dita. Una sorta di mimica informatica, percepita e decodificata da una telecamera sotto il tetto: basta ruotare un dito in aria e appare sullo schermo l’asticella del volume che sale; invertendo la rotazione, il volume si abbassa, e così via. E poi radar, sensori, telecamere per consentire allʼauto di reagire a qualsiasi evenienza, meglio di come farebbero i sensi umani. Guida assistita la chiamano, in pratica lʼanticamera della guida autonoma. Con un semplice tocco sulla freccia, lʼauto accelera, sterza, sorpassa (gettando anche unʼocchiata dietro), e quindi rientra nella sua corsia rallentando e mantenendo la distanza di sicurezza. Il tutto a patto di tenere le mani sul volante, altrimenti dopo 20 secondi prima ti avvisa e poi disattiva i sistemi.

La berlina BMW è un vero concentrato di soluzioni all’avanguardia: dall’infotainment alla connessione dellʼabitacolo. Già la dotazione base va benone, ma c’è un Surround Sound della Bowers & Wilkins, ovviamente optional, da 1.400 Watt! Anche il sistema di Head-up display è stato ampliato e riporta più informazioni. Grazie alla possibilità d’interfacciarsi con altre auto, il sistema di bordo comunica, in anticipo, tutte le informazioni relative a traffico, segnali e possibili problemi ad insorgere. La nuova Serie 5 è ovviamente super connessa e tutti i dati vengono salvati in una sorta di “Cloud” personale, continuamente aggiornato, per offrire servizi cuciti su misura.

Tra le chicche, cʼè il massaggio per i sedili e un sistema che legge tutto quello che c’è intorno all’auto: sul display la sagoma della vettura ruota, proprio come su un bel computer, e così è possibile scoprire ostacoli nascosti. C’e anche la possibilità di avere, sul piccolo display della chiave, la funzione di parcheggio automatico, al momento disponibile solo per ingressi verticali: basta posizionare l’auto, grosso modo, davanti al posto prescelto, scendere e, tramite un tocco sul piccolo schermo, avviare il parcheggio. La Serie 5 fa tutto da sola, con una tolleranza di circa 40 cm per lato, e ovviamente è in grado anche di uscire.

La nostra BMW 530d xDrive monta un corposo 6 cilindri 3.0 da 265 CV, forte di una gran coppia massima di 650 Nm, che permette un’accelerazione sullo 0-100 in 5,4 secondi e consumi nell’ordine dei 4,5 litri per 100 km. Le versioni integrali, letteralmente, non si scollano dal terreno. Le sospensioni posteriori, in allestimento “M”, sono un po’ più rigide e su di giri si avverte una leggera tendenza al sovrasterzo che gli ingegneri bavaresi pare abbiano voluto per recuperare lo stile di guida antico delle BMW. Ci pensa lʼelettronica poi a calmierare il tutto, e quellʼebbrezza delle scodate scade a puro divertimento, perché la sicurezza è massima. Anzi oggi anche le versioni integrali sono dotate dellʼ“Active Steering” che regola la risposta dello sterzo.

In Italia la gamma parte dallʼallestimento Business, già bello pieno di contenuti: display da 8,8 pollici, volante sportivo multifunzione, fendinebbia a Led, sistema di connessione e navigazione. Poi vengono: la Sport Line, la Luxury e la M Sport. Per i più esigenti, c’è sempre il programma “Individual”. I prezzi partono dai 50.800 euro (chiavi in mano) della 520d business e arrivano ai 75.350 della 540i xDrive M Sport. La nostra 530d xDrive Business costa 61.500 euro.