In vista dell'uscita di "Triplicate", nuovo album di cover di grandi classici atteso per il 31 marzo, Bob Dylan ha concesso un'intervista esclusiva. In un lungo dialogo con lo scrittore Bill Flanagan pubblicato sul suo sito, il cantautore ha detto di essere stato fan di Amy Winehouse considerandola "l’ultima grande artista con uno stile individuale". Ha poi parlato della relazione con Joan Baez: "Dovevi legarti all’albero maestro come Ulisse per non ascoltarla".
Bob Dylan si è confidato su tutto, a partire dall'infanzia nel gelido Minnesota: "Sono nato a Duluth, città industriale, moli navali, grandi silos per il grano, scambi ferroviari. Nebbia spessa, marinai, tempeste, bufere di neve. Mia madre racconta di razionamenti di cibo, elettricità tagliata, mancanza di riscaldamento. Era un posto buio, anche in pieno giorno, tra coprifuoco, depressione, solitudine: ci abbiamo vissuto fino ai miei cinque anni, fino alla fine della guerra".
L’artista ha sottolineato come oggi si senta molto più solo: "Ho perso amici di lunga data" conferma Dylan, a partire dal grande Muhammad Ali, passando per Leonard Cohen, Leon Russell e Merle Haggard, “Eravamo come fratelli, tutti abbiamo percorso la stessa strada e tutti hanno lasciato degli incredibili spazi vuoti dentro di me. Mi sento solo senza di loro".
Ha rivelato anche di avere un fan segreto, Frank Sinatra. "Frank conosceva 'The Times They Are a-Changin' e 'Blowin' in The Wind'. Gli piaceva 'Forever Young', me lo disse lui stesso. Una sera, sulla sua terrazza, mi disse: 'Tu e io abbiamo gli occhi azzurri e veniamo da lì. E indicava le stelle. Pensai che aveva ragione', racconta il Nobel per la letteratura.
Commoventi le parole riservate a colei che, per qualche anno nei primi anni sessanta fu considerata la sua "anima gemella", Joan Baez: "La sua voce era come quella di una sirena vicino a qualche isola greca. Bastava quel suono per precipitarti in un incantesimo. Era un'ammaliatrice".
"Triplicate" raccoglie in ben tre cd 30 standard americani che vanno dagli anni 20 agli anni 40. Ognuno dei tre cd è composto da 10 canzoni e da una lunghezza di 32 minuti, di questa particolarità Dylan dice: "E' il numero del completamento. E’ un numero fortunato ed è il numero della luce. Per quanto riguarda i 32 minuti, è il numero di minuti limite perché un long-playing abbia un suono potente, 15 minuti per lato".