tavolo al mit

Taxi, governo presenta decreto anti-abusivi ai sindacati

"Non ci sono le garanzie per dare tranquillità alla categoria", ha detto Alessandro Atzeni della Uiltrasporti, spiegando la decisione di portare avanti la protesta

Arriva il decreto con le misure per "evitare pratiche di esercizio abusivo nell'attività di noleggio con conducente e del servizio taxi". Così si legge nel primo articolo della bozza del provvedimento, in tutto cinque articoli, presentata ai sindacati delle auto bianche nel corso dell'incontro al ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti. Il provvedimento però non convince: confermato lo sciopero di giovedì.

Sindacati: "Non ci sono condizioni per garantire tranquillità" - "Prendiamo atto della buona volontà del governo di ripristinare il rispetto delle regole nel settore contrastando l'abusivismo ma non ci sono le garanzie per dare tranquillità alla categoria", ha detto Alessandro Atzeni della Uiltrasporti, spiegando la decisione di continuare la protesta.

Il provvedimento - Ecco i principali punti del provvedimento che tocca dalle regole di prenotazione e di rientro per gli Ncc all'elenco online dei taxi con licenza e degli Ncc autorizzati, fino al registro per le app.

Si parte da piani regioni contro abusi - Per evitare "fenomeni distorsivi della concorrenza", le regioni "garantiscono la pianificazione dei servizi pubblici non di linea, tenendo conto delle reali esigenze del fabbisogno locale, ai fini del rilascio, da parte dei comuni" delle licenze per i taxi e delle autorizzazioni per gli Ncc.

Senza prenotazione gli Ncc tornano in rimessa - Nei comuni in cui è istituito il servizio taxi "non è consentita, in assenza di una prenotazione di trasporto" agli Ncc "la sosta su strada". I veicoli adibiti al noleggio con conducente "devono stazionare, in attesa di servizio, soltanto all'interno dell'autorimessa".

L'obbligo salta se c'è il "pacchetto chiamate" - Si può derogare all'obbligo di rimessa nel caso in cui "sul foglio di servizio sono registrate" sin dalla partenza "più prenotazioni oltre la prima". Per gli Ncc salta la necessità di tornare in garage anche "quando si riceve una nuova richiesta di servizio con destinazione il Comune che ha rilasciato l'autorizzazione". Arriva l'elenco web di Ncc e auto bianche regolari - Viene istituito, presso il Ced della Motorizzazione civile del ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, "un archivio informatico nazionale di soggetti titolari di autorizzazioni di noleggio con conducente e di licenza per servizio taxi". L'archivio telematico è "popolato da remoto dagli enti locali competenti al rilascio delle autorizzazioni e delle licenze".

Nasce il registro per la app - Nasce "il registro delle piattaforme tecnologiche di intermediazione", tra i soggetti titolari di licenza per l'esercizio del servizio taxi e le imprese titolari di autorizzazione per l'esercizio del servizio Ncc. Il registro è a cura del Mit. E chiaramente è destinato a riguardare applicazioni come Uber e Mytaxi.

Si apre a uso collettivo taxi - I comuni o le città metropolitane "possono prevedere" che i titolari di licenza taxi "svolgano servizi integrativi quali il taxi ad uso collettivo o mediante altre forme di organizzazione del servizio".

Non si può rifiutare corsa anche se richiesta da app - Per i taxi la bozza esplicita che "non è consentito rifiutare alcuna corsa che parte dal territorio comunale o comprensoriale, anche se richiesta tramite tecnologie a distanza, qualora abbia come destinazione lo stesso comune o comprensorio".