Brutte notizie per gli utenti di Spotify che possiedono un account free del servizio di musica in streaming e devono "sopportare" l'ascolto di inserzioni pubblicitarie tra un brano e l'altro pur di usufruire gratuitamente della piattaforma. La società svedese, in trattativa con le major discografiche mondiali, starebbe pensando di introdurre alcune limitazioni per la versione free, come l'esclusività di molti album e brani agli utenti con l’abbonamento Premium a pagamento.
L'indiscrezione è stata rivelata dal Financial Times ed è stata confermata dal sito The Verge. Il gigantesco streaming-brand intende modificare l’ottenimento delle licenze necessarie a proporre la propria musica in streaming.
Il servizio di streaming svedese è stato a lungo perseguitato da grandi nomi di artisti, e le loro etichette discografiche, che preferiscono firmare accordi di esclusiva con Apple Music o Tidal di Jay Z. Ma questo non ha fermato la crescita di Spotify, che vanta 50 milioni di abbonati paganti all'inizio di marzo, con altri 50 milioni di utenti gratuiti che utilizzano il servizio almeno una volta al mese.
Spotify è rimasta praticamente ferma nella sua opposizione a esclusive dal momento che un battibecco pubblico con Taylor Swift ha portato l'artista a rimuovere tutti i suoi album nel 2014. Troy Carter, responsabile globale "creator service" di Spotify, ha detto lo scorso agosto che le esclusive erano "un male per gli artisti, un male per consumatori, e un male per l'intero settore". Al posto di combattere Apple e Tidal, Spotify ha investito più risorse nella sua nuova divisione creativa.