Sarebbero, secondo l'Ansa, circa 2mila gli esuberi fra il solo personale di terra previsti nel piano di rilancio di Alitalia, che prevede anche l'assunzione nel 2019 di circa 500 unità per il personale di volo (assistenti di volo e piloti). Nel piano ci sarebbe anche l'arrivo, nel 2019, di 8 nuovi aerei, che verrebbero utilizzati per una decina di nuove rotte di lungo raggio. Proclamati due scioperi per il 20 marzo e il 5 aprile.
I 2.037 esuberi nel personale di terra riguardano 1.338 lavoratori a tempo indeterminato, 558 a tempo determinato e 141 nel settore estero. A questi si aggiungerebbero 400 naviganti per i quali la solidarietà difensiva scade a dicembre. L'azienda avrebbe inoltre chiesto anche tagli salariali del 28% per i piloti medio raggio, 22% per i piloti lungo raggio e 32% per gli assistenti di volo.
Lo sciopero del 20 marzo - Lunedì prossimo il 40% dei voli nazionali ed internazionali di Alitalia saranno cancellati per un'agitazione di alcune sigle sindacali dei controllori di volo dalle ore 13 alle 17 e per uno sciopero proclamato dalla sigla sindacale CUB Trasporti (e per gli aeroporti di Milano anche il sindacato USB) per l'intera giornata del 20 marzo - ad eccezione delle fasce garantite 7-10 e 18-21 - del comparto aereo.
Lo sciopero del 5 aprile - I sindacati, al termine dell'incontro con Alitalia sul piano, definito "inaccettabile", hanno deciso di proclamare uno sciopero unitario del 5 aprile. "E' l'unica data possibile e l'agitazione durerà 24 ore", ha detto Claudio Tarlazzi, segretario generale della Uiltrasporti.
"Il piano industriale così come si prospetta è insostenibile, non c'è sviluppo ma solo ridimensionamento forte dell'occupazione, dei salari e della flotta", ha affermato ancora Tarlazzi. "Se fosse confermato - ha aggiunto - il nostro giudizio non può essere molto negativo e richiederà una mobilitazione e risposte molto forti da subito. Ci devono convincere che è realmente un piano di sviluppo perché non si capisce come si può aumentare il traffico riducendo la flotta. Poi vogliamo vedere i conti del 2016 perché non vogliamo accettare esuberi o tagli del salari".
Filt Cgil: "Su questi numeri non si tratta" - "Su queste cifre non c'è trattativa", ha detto segretario nazionale della Filt Cgil, Nino Cortorillo. era solo la presentazione del Piano. "Oggi non ci è stato presentato un vero Piano industriale, che può prevedere un taglio dei costi ma unito a una prospettiva di rilancio: questo invece prevede solo un taglio dei costi", ha proseguito. "Ci hanno detto che la nostra compartecipazione è indispensabile e pretendono che noi sottoscriviamo gli esuberi, ma il nostro obiettivo è portarli a zero". Sulle tempistiche della trattativa, il sindacalista ha risposto: "L'azienda ha riferito che in cassa c'è liquidità solo fino a fine aprile".