L'analisi

Mercato immobiliare: continua la risalita del settore

Prezzi, compravendite e mutui concessi in crescita, così migliora il séntiment degli operatori immobiliari

Il 2017 potrebbe essere un buon anno per il mercato immobiliare. Nonostante le incertezze legate infatti ad una ripresa economica ancora fragile, i prezzi delle unità immobiliari sono previsti in crescita e con essi anche le compravendite.

A mostrare ottimismo per l’anno in corso sono gli stessi operatori immobiliari, il cui séntiment – calcolato dall’indice Fiups – si mostra incoraggiante. Dopo due quadrimestri in lieve flessione, l’indice è infatti tornato a crescere passando dai 19,14 punti del secondo quadrimestre ai 19,62 dell’ultimo periodo dell’anno.

Secondo l’analisi - elaborata su base quadrimestrale dal Dipartimento di Economia dell’Università di Parma in collaborazione con Sorgente Group e Federimmobiliare – la maggior parte degli operatori immobiliari intervistati (il 53%) prevede infatti un miglioramento del settore nei prossimi mesi, in linea con quanti prevedono un miglioramento dell’economia del Paese (60%). Il 17,3% si aspetta una decisa crescita dei prezzi delle unità immobiliari ad uso residenziale, mentre si prevede ancora una sostanziale stabilità per quelli ad uso commerciale e per gli uffici. Segnali incoraggianti giungono anche dai tempi di vendita, che si mostrano in calo.

Anche le stime di Scenari Immobiliari e di Nomisma sono positive. Le previsioni per l’anno in corso indicano compravendite in crescita del 4%, con aumento costante delle unità residenziali che potrebbero arrivare a toccare le 550mila unità.

Le uniche incognite ruotano intorno alla situazione economica del Paese. Preoccupano infatti le dinamiche legate al mercato del lavoro e l’ancora limitato accesso al credito. Un fattore, quest’ultimo, per il quale il 2017 sembra però esser partito con il piede giusto, almeno per le famiglie. Secondo l’ultima analisi di Unimpresa (basata su dati della Banca d’Italia), lo stock relativo ai mutui concessi è aumentato di sei miliardi di euro rispetto al gennaio 2016, registrando una crescita dell’1,61%.