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Operazione London Bridge, ecco il piano per il giorno della morte

Il "Guardian" svela cosa succederà nei giorni successivi al decesso della sovrana: tutto è stato programmato nei minimi dettagli

Nel giorno della morte della Regina Elisabetta II nulla sarà lasciato al caso. Tutto è stato pianificato nei minimi dettagli in un operazione chiamata “London Bridge”. Il "Guardian", con un articolo basato su fatti e documenti, ha svelato il piano segreto studiato dal Regno Unito. La risposta del Paese in quel giorno sarà “monumentale” rispetto a quella avvenuta per la morte di Lady Diana nel 1997. Accanto alla regina ci saranno i suoi famigliari e il professore Huw Thomas, il medico gastroenterologo che segue da anni le condizioni della monarca. Sarà lui a controllare chi avrà accesso alla sua camera e a decidere quali informazioni rendere di dominio pubblico.

Il segretario personale della regina Sir. Christopher Geidt avviserà subito il primo ministro britannico che verrà contattato a qualsiasi orario, anche in piena notte. Geidt collegato al numero 10 di Downing Street attraverso una linea telefonica protetta, per comunicare la notizia dovrà pronunciare questa frase: “London Bridge is down”, il ponte di Londra è caduto. Da quel momento l’operazione avrà inizio. 

Successivamente il ministro degli Esteri si occuperà di dare la notizia a 15 paesi in cui Elisabetta II è regina e poi si procederà con gli altri 36 stati del Commonwealth. Terminate queste comunicazioni verrà rilasciata un’agenzia alla Press Association e così i media potranno rilanciare la notizia in tutto il mondo. Intanto a Buckingham Palace, un domestico vestito di nero, appenderà alle porte del palazzo reale una nota con la notizia del decesso della sovrana. Anche il sito ufficiale si vestirà a lutto per dare la notizia anche su internet.

Il piano “London Bridge” prevede anche l’interruzione di tutti i programmi televisivi e radiofonici. Le radio daranno immediatamente la linea di radiogiornali e sulle stazioni verrà trasmessa solo musica soft inoffensiva. Nelle televisioni tutti i conduttori hanno l’obbligo di indossare abiti e cravatte nere in segno di lutto. Alcuni network hanno già contattato gli esperti che interverranno a commentare la notizia. I giornali cartacei, come ad esempio il Guardian e il Times, hanno già pronte da pubblicare storie e notizie e approfondimenti legati alla vita della Regina.

Verranno proclamati 12 giorni di lutto nazionale alla fine dei quali ci saranno i funerali di Elisabetta II a Westminister Abbey. Carlo diventerà re e nel giorno della morte della regina dovrà tenere un discorso ufficiale. William sarà principe di Galles e Kate acquisterà il titolo di principessa di Galles. Verranno anche ristampate monete e francobolli con l’immagine del nuovo sovrano.

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