La gdf di Napoli ha eseguito 69 ordinanze di custodia cautelare nell'ambito di un'inchiesta sul clan Zagaria, fazione dei Casalesi. Tra i destinatari dei provvedimenti, anche politici ed imprenditori, tra cui il consigliere regionale della Campania, Pasquale Sommese (Ncd), ex assessore al Turismo, e il sindaco di Aversa, Enrico De Cristofaro. I reati contestati a vario titolo sono di corruzione, turbativa d'asta e concorso esterno in associazione mafiosa.
Nell'operazione sono coinvolti amministratori locali, funzionari pubblici, imprenditori, professori universitari, commercialisti, ingegneri e "faccendieri". Per loro l'accusa è, a vario titolo, di corruzione ed altre gravi irregolarità nelle gare di appalto pubblico realizzate in varie province campane, talvolta anche al fine di agevolare organizzazioni criminali di tipo camorristico.
Ai domiciliari anche il presidente della Fondazione Banco di Napoli - Nel lungo elenco figurano l' ex sindaco di Pompei, Claudio D'Alessio, e l'ex primo cittadino di San Giorgio a Cremano, Domenico Giorgiano. Ai domiciliari anche il presidente della Fondazione Banco di Napoli, il prof. Daniele Marrama, 43 anni. Il suo coinvolgimento sarebbe legato alla sua attività professionale - è docente di diritto amministrativo - e non avrebbe alcun legame con la presidenza della Fondazione.
Il ruolo di Sommese - Secondo gli investigatori sarebbe stato decisivo il ruolo svolto da Sommese. Sono cinque gli episodi di corruzione e altrettanti i casi di turbativa d'asta che gli vengono contestati dalla Dda. Per la procura, garantiva i finanziamenti regionali alle opere da realizzare in cambio di soldi e sostegno elettorale. In qualche caso avrebbe anche imposto il nominativo dell'imprenditore che avrebbe dovuto eseguire i lavori pubblici che egli stesso aveva fatto finanziare.