FOTO24 VIDEO24 2

Gentiloni: "L'Europa a più velocità c'è già, e nessuno va escluso"

Nel vertice a 27 anche Merkel e Juncker tornano a parlare di un'unione con condizioni diverse per gli Stati membri, ma i Paesi dell'Est non ci stanno. Tra Francia e Polonia è scontro

Nel vertice Ue a 27 Gentiloni, Merkel e Juncker sono tornati a parlare di un'Unione con condizioni diverse per i Paesi membri. "L'Europa a più velocità è una realtà che è già in atto", ha detto il premier italiano. "E' una scelta che si fa nell'ambito dei Trattati, consentendo a tutti di aderire e senza alcuna esclusione", ha aggiunto. Ma i Paesi dell'Est non ci stanno ed è duro scontro tra il presidente francese Hollande e la premier polacca Szydlo.

Germania favorevole alla doppia velocità - Il tema dei diversi ritmi di crescita economica ha monopolizzato i lavori del vertice a 27 e anche la cancelliera Angela Merkel è intervenuta sull'argomento ammettendo che "già oggi abbiamo un'Europa a più velocità, ed è già prevista dai Trattati". Nel dettaglio il primo ministro tedesco ha spiegato che "abbiamo l'euro e l'area Schengen di cui non fanno parte alcuni Stati membri, e ci sono già le regole di opt-out per giustizia e affari interni, e cooperazioni rafforzate su brevetto, divorzio e ora anche il Procuratore europeo". Lo scenario possibile per chi non rispetta i vincoli di bilancio europei è ancora quello della sanzione o della estromissione dall'Unione? Su questo punto la leader popolare ha ammesso l'opzione della scelta volontaria da parte dei paesi membri: "Non vogliamo escludere nessuno, non ci sono cerchi chiusi, gli Stati membri possono decidere".

Juncker: "Brexit non è fine dell'Ue" - A pronunciare la parola "Brexit" che aleggia in sottofondo ma non compare esplicitamente nel discorso della Merkel, ci pensa il il presidente della Commissione europea, Jean Claude Juncker: "La Brexit non mi piace, ma non è la fine della Ue. Anzi, parlando con i colleghi, ho l'impressione che la Brexit sia un incoraggiamento a continuare" con l'unità a 27.

Polonia contro Hollande - È stata la premier polacca a cambiare registro durante la conferenza stampa di fine vertice. Commentando la battuta del presidente francese Hollande che aveva detto "Voi avete i principi e noi i fondi strutturali", Beata Szydlo ha replicato piccata: "Si può prendere seriamente il ricatto di un presidente che ha solo il 4% di sostenitori e che presto lascerà suo incarico? La Polonia non ha paura di alcun ricatto di alcun Paese. I Paesi dell'Est hanno lavorato duro per costruire l'Ue, abbiamo stessi diritti e obblighi. Queste sono cose che approfondiscono le divisioni".

Dai Paesi del V4 no all'Ue a più velocità - I Paesi del V4 (Polonia, Ungheria, Repubblica Ceca e Slovacchia) "non saranno mai d'accordo nel parlare di un'Europa a più velocità", ha aggiunto la premier polacca. "La condizione che noi poniamo è l'unità", ha spiegato, annunciando che "non approveremo cambiamenti che possano portare peggioramenti al mercato unico o a Schengen. La dichiarazione di Roma avrà un senso solo se punterà al futuro e se sarà firmata da tutti".

Tusk: "Discueremo dell'Europa a più velocità" - Per il presidente del Consiglio europeo Donald Tusk è "chiaro" che "l'unità dei 27" Paesi Ue può essere "il nostro asso nella manica" nel disegnare il futuro dell'Unione. Ma "l'idea di un'Europa a più velocità sarà sicuramente il principale tema di discussione da qui al vertice di Roma" perché alcuni vogliono cambiare questa formula mentre altri vogliono andare avanti con le cooperazioni rafforzate.

Espandi