trattato come un animale

Lecce, "è troppo grasso": per la radiografia va al centro equino

Una prescrizione medica si rivela un'odisea per Vito, 32enne da 180 chili che viene rimbalzato di struttura in struttura prima di essere equiparato a un animale

Una prescrizione medica per una semplice risonanza magnetica si è rivelata un'odissea per un giovane pugliese costretto a essere rimbalzato di struttura in struttura per poi essere "accolto" in un centro equino. Il motivo? Vito, 32 anni, è obeso: pesa 180 chili e in tutta la regione non è stata trovata una struttura adeguata per potergli fare la radiografia prescritta. "Mi hanno risposto che la barella non sopporta il mio peso - dice sconvolto - così mi hanno detto di rivolgermi a una clinica veterinaria".

Giorni di chiamate, richieste negate e nessun centro medico disposto a prendersi la briga di caricarlo sull'attrezzatura sanitaria. Alla fine Vito si è rivolto a Tommaso Prima, segretario del "Comitato per la difesa dei diritti delle persone obese" e l'unico risultato ottenuto è stato il suggerimento di rivolgersi ad un centro veterinario equino in provincia di Ferrara. "Pensavo fosse uno scherzo - dice Prima - invece è tutto vero". Intanto, dopo le proteste, il primario di radiologia di Lecce ha invitato lo sventurato 32enne ad andare all'ospedale "Vito Fazzi" dove "ci sono macchinari con carrello da 250 kg e tunnel da 70 centimetri di diametro". Ovvero 10 centimetri in più del normale.