Le salme di centinaia di bambini sono state riesumate in Irlanda, nel parco di un ex orfanotrofio cattolico chiuso nel 1965. L'operazione di recupero degli 800 corpi va a completare il lavoro di un gruppo di esperti durato diversi anni. I test del Dna hanno rivelato che i corpi avevano tra le 35 settimane e i tre anni.
Si è arrivati alla riesumazione grazie al lavoro svolto da una commissione d'inchiesta sulle case per ragazze madri gestite da religiose. La struttura dove sono stati ritrovati i resti umani si trova a Tuam, nell'Irlanda nord occidentale, e fu attiva tra il 1925 e il 1961. I corpi erano sepolti in una struttura divisa in 20 camere.
La vicenda era già nota e denunciata negli anni scorsi da uno storico locale e poi anche dopo il mea culpa della chiesa cattolica irlandese si era passati a far luce su quegli eventi. Ne è emerso che chi viveva nelle case ha sofferto malnutrizione, malattie e miseria, con altissimi livelli di mortalità.
Il numero altissimo di corpi presenti in questo cimitero è quindi da imputare in primis all'altissima mortalità infantile del periodo.
Non solo. I decessi non sarebbero stati occultati visto che tutti i registri hanno documentato per ogni bambino sia la data sia la causa della morte.
Rispetto a quanto era già noto dal 2014, adesso gli scavi sono stati ultimati e le salme portate alla luce. Gli abitanti del quartiere sapevano della presenza del cimitero tant'è che periodicamente portavano fiori all'altarino mariano presente nel giardino.
In un comunicato la commissione pubblica si è detta "scioccata" per quanto scoperto sino ad ora e ha chiesto l'intervento delle autorità competenti per dare degna sepoltura ai resti.