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Uccisa da pirata strada, genitori: no al risarcimento da 1 mln

L'incidente mortale avvenne a settembre 2016: la vittima aveva 17 anni, l'investitore 24. "Vogliamo solo giustizia", la richiesta dei parenti della giovane

"Da lui niente soldi, vogliamo solo giustizia". Sono irremovibili nella loro posizione i genitori di Giada Molinaro, la 17enne travolta e uccisa lo scorso settembre a Varese da un pirata della strada che fu rintracciato tre giorni dopo l'incidente. L'investitore, Flavio Jeanne, cuoco 24enne, ha offerto un milione di euro alla famiglia della vittima come risarcimento. Invano. L'appuntamento in Tribunale è il 21 marzo.

"Non intendiamo accettare un solo euro - dichiarano attraverso il loro legale i genitori di Giada -. Non vogliamo soldi ma giustizia per nostra figlia". La vicenda sarà affrontata il 21 marzo davanti al gup di Varese.

La ragazza, che aveva 17 anni, fu investita in via dei Mille, a Varese, e il pirata della strada fu arrestato tre giorni dopo l'incidente mentre stava andando a lavorare e dopo aver lasciato la vettura da un meccanico. Aveva ignorato gli appelli dei genitori della ragazza a costituirsi.

Ora il padre e la madre di Giada, tramite il loro legale, spiegano che il risarcimento, offerto dalla compagnia di assicurazioni dell'imputato, impedirebbe loro di affrontare da parte civile il processo ma solo da parte lesa e alleggerirebbe la posizione del pirata della strada. "I miei assistiti vogliono giustizia, senza sconti. Una sentenza giusta, entro i limiti previsti dalla norma, ovviamente, ma senza alleggerimento", spiega l'avvocato.

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