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PMI ottimiste per il 2017

La quota cresce al 57% tra le pmi che esportano i propri prodotti o servizi verso i mercati esteri

Il 50% delle piccole e medie imprese italiane si dichiarano ottimiste sui prossimi sei mesi. Una quota che cresce tra quelle esportatrici. Lo studio, condotto da Facebook con la collaborazione dell'Organizzazione per la Cooperazione e lo Sviluppo economico (OCSE) e della Banca mondiale, rivela che solo una percentuale molto bassa, pari al 13%, si esprime negativamente mentre il 37% è neutrale.

Tra le imprese intervistate – l'indagine è stata condotta coinvolgendo 7.400 aziende proprietarie di una pagina “business” –, c'è meno ottimismo sul fronte occupazionale: nell'ultimo semestre, il 70% delle piccole e medie imprese non ha modificato il numero dei propri dipendenti e nei prossimi sei il 71% prevede di non cambiare, anche se c'è un piccolo segno di miglioramento: il 20% pensa di incrementare il numero degli addetti impiegati nel breve futuro e solo il 9% prevede di tagliarlo.

L'indagine Facebook-OCSE-Banca mondiale osserva che la quota delle imprese, che si dichiarano ottimiste per i prossimi sei mesi, cresce al 57% tra le realtà che esportano i propri prodotti e servizi verso i mercati esteri. Il 2017 dovrebbe essere un anno positivo per l'export italiano.

L'ultimo rapporto di Euler Hermes prevede che le esportazioni dal nostro Paese dovrebbero crescere del 2,2%. Ad offrire un contributo determinante saranno le politiche avviate dal nuovo presidente degli Stati Uniti, Donald J.Trump, che garantiranno alle imprese italiane una crescita addizionale dell'export sul mercato statunitense pari a 2,4 miliardi di euro.

Solo la Germania farà meglio, sostengono gli analisti di Euler Hermes. Tra le imprese italiane, quelle attive nell'agroalimentare e nel comparto automobilistico dovrebbero ottenere i risultati migliori. Lo studio sottolinea che il contributo maggiore alla crescita economica dell'Italia – il PIL italiano dovrebbe aumentare dello 0,8%, secondo Euler Hermes – arriverà proprio dalle esportazioni: la domanda interna dovrebbe frenare, realizzando una crescita modesta (+1%).

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