Il candidato della destra alle presidenziali francesi Francois Fillon ha annullato la visita programmata al Salone dell'Agricoltura di Parigi ed è stato convocato dai giudici nell'ambito del Penelopegate, l'inchiesta sullo scandalo degli impieghi fittizi della moglie Penelope. L'entourage di Fillon ha poi smentito voci su un presunto fermo della donna: "Penelope è a casa".
Portavoce Fillon: "E' ancora candidato" - "Ma certo che è ancora candidato", assicura il portavoce di Francois Fillon, Bruno Retailleau, dopo che il leader della destra ha convocato d'urgenza una conferenza stampa a mezzogiorno nel suo quartier generale di Parigi.
Si dimette direttore campagna Fillon - Intanto Patrick Stefanini, direttore della campagna di Fillon, avrebbe presentato le sue dimissioni al candidato. E' quanto riportato dal sito de "Le Figaro", che ha contattato due membri del partito. "Le dimissioni non sono state però ancora accettate", hanno aggiunto.
"Non so perché Fillon abbia deciso di non andare al Salone dell'Agricoltura", ha detto a Radio France Inter il deputato Jérôme Chartier, consigliere speciale del candidato dei Républicains. "Spero non sia per una questione di sicurezza". Lo stesso Fillon ha denunciato apertamente "un clima di quasi guerra civile" che si è sviluppato attorno alla sua campagna e ha accusato il governo di non fare nulla per contrastarlo.
Colloqui con Juppé e Sarkozy - Nelle ultime ore prima della convocazione in Procura, Francois Fillon ha parlato con i principali esponenti dei Républicains, tra cui Alain Juppé, il secondo classificato alle primarie della destra di novembre, e Nicolas Sarkozy. Juppé, che molti indicavano come potenziale piano B nel caso di un ritiro di Fillon dalla corsa all'Eliseo, ha confermato il colloquio, ma ha detto che "in questo momento della giornata" non intende esprimersi.
Convocati questa mattina nel quartier generale di Fillon anche diversi esponenti del partito come Xavier Bertrand, Valérie Pécresse, Gérard Larcher. Secondo Le Parisien, al centro delle discussioni c'è stata la domanda: "Che facciamo? Ritiro o no?".