Democratici e progressisti è il nuovo partito che nasce a sinistra del Pd. "L'articolo 1 della Costituzione, 'L'Italia è una Repubblica fondata sul lavoro', è il tratto identitario più bello della nostra comunità", così Roberto Speranza presenta la nuova formazione politica nata dalla scissione dal Pd. E aggiunge: "Noi siamo questo, è il nostro simbolo, il nostro progetto per l'Italia".
"Oggi è il primo passo di un percorso che richiederà un confronto largo - riprende -. È il primo passo di una storia bella che ha come obiettivo quello di riconnettere il popolo del centrosinistra. È un nuovo inizio, un primo passo ma siamo ottimisti. Faremo una cosa informale, senza effetti speciali e fuochi d'artificio che ne abbiamo avuto abbastanza".
Alla presentazione del nuovo movimento, alla Città dell'altra economia, nel quartiere Testaccio di Roma, avviene ufficialmente l'unificazione tra i fuoriusciti del Pd e quelli di Sinistra italiana, che si doteranno in settimana anche di gruppi parlamentari unitari.
Rossi: "Una nuova prospettiva ai delusi del Pd" - "Siamo qui - ha sostenuto il governatore toscano Enrico Rossi - per ridare una prospettiva agli elettori che non si riconoscono più nel Pd e nelle politiche di Renzi". Rossi garantisce di puntare a "discutere con tutte le forze, quindi anche con il Pd "che non è più di centrosinistra". Quanto a ciò che accade nel suo ex partito, "Andrea Orlando - riconosce Rossi - è persona stimabile ma lì dentro si va a una conta per rimettere Renzi alla guida del Pd e per stabilire quanti posti in lista vanno a ciascuna area. Invece abbiamo bisogno di una svolta di politica economica: ci vogliono investimenti, assunzioni per i giovani, altro che bonus e politiche reaganiane".
Scotto: "Discontinuità" - E Arturo Scotto: "Vogliamo costruire un nuovo centrosinistra con tutti quelli che chiedono una discontinuità con le politiche degli ultimi anni. Vogliamo avere non solo le gambe dei parlamentari, ma anche degli uomini e delle donne che vogliamo rappresentare".