Aumentano i punti vaccinali, il generale Figliuolo fa distribuire tutte le dosi di vaccino che arrivano eppure i numeri non sembrano ancora tornare. Ad aprile arriveranno 8 milioni di dosi ma i presidenti di Regione ne chiedono il doppio per arrivare alla soglia delle 500mila vaccinazioni quotidiane richieste dal commissario Covid. E nel frattempo l'Ue annuncia di aver "militarizzato" le fabbriche di vaccini con un sistema di controllo per evitare "fughe" di medicinali all'estero.
Ad aprile 8 milioni di vaccini ma ne servono 16 - Alessio D'Amato, assessore alla Sanità del Lazio, lancia un messaggio di allerta in vista delle prossime settimane di vaccini. Il Lazio è la regione più virtuosa da questo punto di vista ma i numeri che mostrano i prossimi invii da parte delle case farmaceutiche non sono incoraggianti. "Per arrivare all'obiettivo annunciato da Draghi (500mila vaccinazioni al giorno ndr) servono 15 milioni di dosi al mese in Italia e 1,5 milioni nel Lazio. Ne arrivano 8 milioni, siamo alla metà", fa i conti D'Amato. Provano a vedere il bicchiere mezzo pieno presidenti Attilio Fontana (Lombardia) e Giovanni Toti (Liguria). "Davanti a noi abbiamo giorni decisivi: iniziare la campagna massiva con i vaccini finalmente in arrivo", scrive in un post su Facebook Fontana. "Siamo in una fase di intensificazione della campagna vaccinale, abbiamo aumentato la percentuale dei somministrati sui consegnati: a meno di nuovi ritardi nelle consegne, che mi auguro non si verifichino ancora, non rallenteremo più", ha aggiunto Toti.
Sileri: "A maggio avremo 16 milioni di dosi" - Dal Governo è Pierpaolo Sileri a rassicurare: "Sono gia' arrivate 1,3 milioni di dosi, come aveva annunciato il generale Figliuolo e ad aprile sicuramente arriveranno 8 milioni di vaccini con un outlook positivo, il che significa che Moderna e Pfizer potrebbero arrivare anche in numero maggiore - assicura il sottosegretario alla Salute -, a maggio ne aspettiamo più del doppio".
Breton: "Ue ha creato organizzazione militare su controllo fabbriche vaccini" - E sulla produzione vaccini arriva il messaggio incoraggiante del commissario Ue responsabile della strategia vaccinale anti-Covid, Thierry Breton: "Ho messo in piedi un'organizzazione quasi militare per poterci permettere di essere sicuri che le imprese che sono deputate a produrre i vaccini li consegnino in tempo con puntualità agli Stati membri" dell'Unione europea. "La task force sui vaccini, di cui sono responsabile a livello europeo, governa ormai 52 fabbriche sul continente nel suo insieme", ha aggiunto il commissario europeo francese, ribadendo la promessa di consegnare "360 milioni di dosi entro la fine di giugno" e oltre 400 milioni a metà luglio, e ribadendo l'intenzione di fare dell'Europa il primo continente produttore di vaccini.
Draghi coi piedi per terra: "Speriamo di risorgere" - E parla anche il presidente del Consiglio, chiamato a dare un messaggio di speranza nel giorno di Pasqua, non si lascia andare a facili ottimismi. Alla domanda se questa sarebbe stata una Pasqua di rinascita per l'Italia, Draghi ha risposto con un laconico "speriamo". Un po' come tutti gli italiani.